Vita a sei Zampe

Vecchiaia del cane: come gestirla al meglio

Quando il nostro cane invecchia ha bisogno di attenzioni particolari per affrontare questo passaggio della vita nel miglior modo possibile. Vediamo come possiamo supportarlo.

Anche per il nostro cane talvolta l’invecchiamento porta con sé difficoltà, malattie, problemi cognitivi, e più il quadro si complica peggiore sarà la qualità della sua vita e di quella della sua adorata famiglia.

Mai come nella fase avanzata della vita dei nostri amati cani la prevenzione è fondamentale, perché è ciò che ci permette di rallentare tutti i fenomeni degenerativi, prevenire molte malattie degenerative e mantenere la massima forma possibile dei nostri amici a quattro zampe.

 

I segnali dell'invecchiamento nel cane

L'invecchiamento nel cane si manifesta attraverso diversi segnali fisici e comportamentali facilmente riconoscibili.

Il mantello mostra peli grigi o bianchi, specialmente intorno al muso e agli occhi, con texture più ruvida e possibile diradamento. Le articolazioni diventano rigide: il cane fatica a salire le scale, è riluttante a saltare e mostra movimenti rallentati, segni tipici dell'osteoartrosi senile.

Dal punto di vista comportamentale, si osserva riduzione dell'energia, maggior tempo dedicato al sonno e minor interesse per il gioco. Le capacità cognitive possono deteriorarsi con disorientamento, confusione tra giorno e notte, dimenticanza di comandi e possibili cambiamenti di personalità.

I denti mostrano accumulo di tartaro, gengive infiammate e possibile perdita dentale con difficoltà nella masticazione. La vista diminuisce progressivamente, spesso con cataratta senile che conferisce un aspetto opaco agli occhi, mentre l'udito si affievolisce rendendo il cane meno reattivo ai richiami. Altri segnali includono cambiamenti nell'appetito, possibile incontinenza urinaria, maggiore sensibilità al freddo e aumentata suscettibilità alle malattie.

Riconoscere tempestivamente questi segnali permette di adattare le cure e l'alimentazione alle mutate esigenze del cane, garantendogli una vecchiaia serena e confortevole.

 

La salute del corpo e della mente

Ormai è noto a tutti quanto stretto sia il legame tra il benessere psicologico e quello fisico, tanto per noi quanto per gli altri animali, cane compreso.

Provare emozioni positive fa stare bene e viceversa. Pertanto, aiutarli a fare una vita appagante sarà importante tanto quanto ridurre il disagio fisico, offrendo il meglio sia nella gestione ordinaria - alimentazione, gioco, comodità - sia di eventuali malattie recenti o croniche.

 

vecchiaia nel cane

 

 

Mantenerli attivi

Un’attività fisica adeguata, anche in età avanzata, è importantissima. Muoversi permette al nostro cane di mantenere tonici i muscoli, attive e sane le articolazioni ed è un grande aiuto per il sistema cardiovascolare.

È consigliabile, ancor più quando il nostro cane è anziano a tutti gli effetti, preferire passeggiate brevi e frequenti, evitando sforzi eccessivi o lunghi tragitti che potrebbero affaticarlo eccessivamente e sollecitare negativamente il suo apparato osteoarticolare.

Anche qualche esercizio, ancor più per quei cani che ne hanno sempre fatti, può aiutare a divertirli facendo attività. Sedersi, sdraiarsi e poi alzarsi di nuovo, camminare su diverse superfici e dislivelli lievi, li aiuta a mantenere mobilità, equilibrio e coordinazione. Oltretutto, si sa, con l’avanzare dell’età anche loro possono accumulare qualche chilo di troppo.

L’attività fisica aiuta anche a controllare il peso corporeo, fondamentale per non sovraccaricare le articolazioni e non esporli ad altri problemi endocrini o cardiovascolari.

 

La cura dell’alimentazione

Curare l’alimentazione è un altro validissimo strumento per mantenere sano a lungo “nonno cane”: adeguata alle specifiche esigenze, integrata e ben bilanciata.

Una dieta equilibrata, adattata all’età e alle condizioni di salute del cane, è fondamentale per un invecchiamento sano e dovrà, in linea generale, avere un basso contenuto di grassi, essere ricca di fibre per contrastare problemi come la stitichezza e dare sazietà senza eccesso calorico.

È importante, ancor più in questa fase, che sia un medico veterinario nutrizionista a formulare la razione e indicare la giusta quantità e tipologia di integratori. In linea generale, se si opta per una dieta cucinata, sarà necessario un arricchimento con omega 3 (acidi grassi essenziali), vitamine C ed E (antiossidanti) per attenuare la naturale degenerazione neuronale ed erbe officinali ad azione antinfiammatoria naturale, per contrastare l’infiammazione e sostenere la salute articolare.

Quando si opta per alimenti commerciali, invece, sarà opportuno scegliere prodotti di alta fascia, per animali senior, poiché curati sia nella formulazione, con integratori necessari, sia nell’appetibilità e nella digeribilità.

 

Stimoliamoli con i giochi

Per far sì che i cani senior siano sereni e mantengano anche la mente attiva, è possibile fare giochi di stimolazione mentale.

Naturalmente questo sarà piacevole se il cane li conosce già, altrimenti si rischia solo di frustrarli e demotivarli.

Si possono proporre giochi di problem solving, una ricerca olfattiva in casa così come all’aperto, insegnare nuovi esercizi e percorsi con semplici ostacoli.

Tutto questo, a vostra fantasia e in funzione delle preferenze del cane, aiuta a rallentare il declino cognitivo e a mantenerlo giovane anche mentalmente. Anche per questo scopo esistono in commercio ottimi prodotti che favoriscono la salute del cervello, che vanno integrati alla dieta consueta, per contribuire alla buona funzionalità della mente.

 

A casa al sicuro

Un altro elemento fondamentale è il comfort in casa e la qualità dell’ambiente. Può aiutare molto creare un angolo tranquillo per mangiare e bere, ancora meglio se con le ciotole rialzate. Favorire un pasto tranquillo e ridurre lo sforzo sulle articolazioni ha un gran beneficio per il corpo tanto quanto per la mente.

Anche il riposo è un elemento cruciale per il loro benessere. Una cuccia di qualità, comoda e ben imbottita, favorisce un sonno riposante, fondamentale per il benessere del cane anziano. E, se per caso, “nonno cane” dovesse cominciare ad avere qualche difficoltà a dormire da solo in salotto, assecondatelo, non sono certo capricci tardivi.

Semplicemente, con l’avanzare dell’età può avere più timore di rimanere solo, più bisogno delle nostre rassicurazioni o semplicemente patire di più la solitudine. Infine, non dimenticate che la deambulazione deve essere favorita e sicura. Per evitare che scivoli si possono mettere tappeti o superfici antiscivolo nelle zone di passaggio in modo da favorire spostamenti, movimento, piacevolezza nello stare in casa.

 

Meglio prevenire

Le cure e i controlli veterinari nella terza età tornano a essere più frequenti, un po’ come quando erano cuccioli.

Le visite veterinarie regolari permettono di individuare tempestivamente problemi di salute e intervenire prontamente, rimanendo sulla prevenzione che è certamente più semplice del rincorrere malattie talvolta complesse da gestire.

Curare l’igiene orale e mantenere le unghie tagliate sono accorgimenti importanti per il comfort e la salute generale del cane anziano, anche per farlo sentire meglio e non compromettere l’alimentazione e il movimento.

 

Accompagniamoli nella vecchiaia

Insomma, abbiamo tanti strumenti per aiutare i nostri cani a invecchiare bene e usarli vuol dire prolungare il tempo che potremo condividere con loro, ripagarli dell’amore che ci hanno donato ogni giorno della loro vita, far sì che siano felici anche se devono convivere con qualche acciacco e qualche difficoltà.

Non arrendersi è importantissimo.

Se sono pigri, fateli visitare per capire cosa non va e sostenerli. Se hanno poco appetito idem, perché non è affatto normale. Se dormono male o troppo o poco, correte ai ripari con una visita veterinaria comportamentale, perché potrebbero avere un principio di degenerazione cognitiva che dovremo fermare sul nascere. Accompagnarli a invecchiare bene, in fondo, è un po’ rivivere il passato di qualche anno fa, quando erano cuccioli e avevano bisogno di molte energie e tempo, di una casa adeguata a loro, di una routine dedicata.

Coccole e premure saranno preziose per loro e un dolce ricordo per voi.

 

Nel cane anziano è fondamentale che sia il medico veterinario nutrizionista a formulare la razione di cibo e indicare la giusta quantità e tipologia di integratori.

Per rendere più sicuri i suoi spostamenti in casa possiamo mettere tappeti o superfici antiscivolo nelle zone di passaggio.

 

A cura di Maria Chiara Catalani, 

Medico veterinario esperto in Comportamento animale

Past President SISCA,

Dott.di Ricerca in Fisiopatologia e Medicina degli Animali d'Affezione

 

DOMANDE FREQUENTI

1.Come si capisce che il cane sta invecchiando?

I segni dell'invecchiamento nel cane includono il pelo che diventa grigio, specialmente intorno al muso e agli occhi, una riduzione generale dell'energia e dell'attività fisica, con minore interesse per il gioco e le corse. Si notano spesso difficoltà nei movimenti, rigidità articolare al risveglio, riluttanza a salire scale o saltare. Altri segnali comprendono l'aumento del tempo dedicato al sonno, possibili problemi di vista e udito, cambiamenti nell'appetito e occasionali episodi di disorientamento o confusione.

2.Quanti sono 15 anni per un cane?

Quindici anni rappresentano un'età molto avanzata per un cane, equivalente approssimativamente a 76-100 anni umani a seconda della taglia. I cani di piccola taglia a 15 anni corrispondono a circa 76 anni umani, mentre per i cani di taglia grande 15 anni equivalgono a oltre 100 anni umani. Questa differenza esiste perché i cani di taglia grande invecchiano più rapidamente rispetto a quelli piccoli, raggiungendo la fase geriatrica già intorno ai 7-8 anni contro i 10-12 anni delle razze toy e mini.

3.A che età un cane è considerato anziano?

L'età in cui un cane è considerato anziano varia significativamente in base alla taglia. I cani di taglia piccola (sotto i 10 kg) diventano senior intorno ai 10-12 anni, quelli di taglia media (10-25 kg) intorno agli 8-10 anni, mentre i cani di taglia grande e gigante (oltre 25 kg) sono già considerati anziani a 6-8 anni. Questa differenza è dovuta al fatto che le razze più grandi hanno un metabolismo che accelera i processi di invecchiamento cellulare, riducendo la loro aspettativa di vita complessiva.

 

 

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