Vita a sei Zampe

Si parte...e micio?

Contrariamente a quanto si possa pensare, anche il gatto può soffrire di ansia da separazione quando ci allontaniamo di casa per un tempo prolungato. Cosa fare, allora, per assicurarci che stia bene se non possiamo portarlo con noi in vacanza?

Secondo un diffuso luogo comune, il gatto stabilisce un vero legame solo con la casa in cui vive, mentre con noi ha un rapporto prettamente opportunista. Niente di più infondato. I gatti che crescono e vivono nelle famiglie, in realtà, si relazionano ai loro famigliari umani esattamente come farebbero con la loro mamma o con un amico fraterno. Questi splendidi compagni di vita vivono con curiosità ogni nostra attività domestica, ci scrutano interessati, si appostano per osservarci concentrati mentre siamo affaccendati e si accoccolano accanto a noi quando, finalmente, ci rilassiamo sul divano.

 

La relazione con il gatto di famiglia

La convivenza con questo affascinante animale è - per chi la vive con apertura e accoglienza - molto gratificante. Un felino che cresce in famiglia, infatti, sviluppa un fortissimo legame con noi: ricerca le nostre attenzioni, ci propone scambi affettivi, ci invita a giocare, s’interessa a ciò che facciamo, arriva immediatamente accanto a noi quando siamo in relax e a disposizione per un momento di calma da condividere.

 

Un forte legame affettivo

Ci sono molti studi che ci confermano quanto sia profondo il suo legame con le persone con cui cresce. Chi ha la possibilità di sperimentarlo scopre, ad esempio, che un gatto può apprezzare enormemente delle passeggiate con la sua famiglia umana e, perché no, insieme all’amico cane. Grazie a questa unione e alla convivenza, ogni pet sviluppa un’efficacissima capacità di comunicare con noi vocalizzando, attraverso il contatto, portandoci oggetti coi quali aprire un momento di gioco. Insomma, rivolge a noi le sue attenzioni e ricerca le nostre, perché ha bisogno di relazione, affetto e compagnia.

 

Anche il gatto, se lasciato solo per diverse ore, può soffrire di solitudine sentendo fortemente la nostra mancanza.

Si va in vacanza. E il gatto?

Cosa succede, allora, quando dobbiamo andare in vacanza? Con il cane è abbastanza consueto organizzarci per portarlo insieme a noi oppure affidarlo a una bella pensione mentre saremo via. Chi vive con un gatto, invece, spesso non pensa a portarlo con sé e ritiene, in buona fede, che preferisca rimanere a casa piuttosto che stare in pensione, accontentandosi di qualcuno che gli darà da mangiare una volta al giorno. Attenzione, però: anche Micio può soffrire enormemente per la nostra mancanza e presentare sintomi di ansia per la separazione che, talvolta, permangono anche dopo il nostro ritorno!

Come aiutarlo?

Cosa possiamo fare per evitare che soffra in nostra assenza? Le possibilità sono diverse a seconda dell’età e del grado di impegno che investiremo per il suo benessere. Se viviamo con un gattino, possiamo abituarlo sin da piccolo a viaggiare: in automobile, in treno, nel comfort di un trasportino, rassicurandolo mentre esplora insieme a noi la casa della vacanza, naturalmente prestando tutte le attenzioni necessarie per la sua sicurezza. Se non abbiamo pensato prima a questa possibilità, possiamo comunque provare ad abituare gradualmente anche un gatto adulto. Nel caso in cui questo non fosse possibile, invece, dovremo fare in modo che il nostro amico non debba sopportare giorni e giorni di solitudine.

Non lasciamolo solo!

Possiamo ospitare qualcuno che possa prendersene cura, facendogli compagnia con la sua presenza in casa mentre si occuperà anche delle sue necessità. In alternativa, dovremo trovare una buona pensione, abituandolo gradualmente a frequentarla, magari passando lì qualche ora insieme fino al giorno della partenza. In mancanza di meglio, altrimenti, il minimo per garantire che non soffra sarà di avere qualcuno che non si limiti a nutrirlo e pulire la cassettina igienica, ma che trascorra almeno qualche ora ogni giorno con lui. Non dimentichiamo, infatti, che il gatto ama molto vivere in nostra compagnia, anche se non è sempre attaccato a noi. A volte può cercare qualche ora di relax appartato, è vero, ma ricordiamoci che la nostra assenza da casa può diventare angosciante, quando è per più di qualche ora!

 

Se non possiamo portarlo con noi in vacanza, assicuriamoci di trovare una soluzione alternativa che sia per lui fonte di benessere e serenità durante la nostra assenza.

A cura di Maria Chiara Catalani

 

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