Razze

RHODESIAN RIDGEBACK: IL CANE CON LA CRESTA

Di origine africana, questa razza è particolarmente intelligente e vivace. Il suo segno distintivo? Una vera e propria cresta sul dorso che si sviluppa in senso opposto rispetto al resto del mantello.

Il Rhodesian Ridgeback è, ad oggi, l’unica razza ufficialmente riconosciuta di origine sud-africana: gli antenati di questi splendidi esemplari, infatti, provengono dalla colonia del Capo dove avvennero i primi incroci tra i cani dei coloni e quelli da caccia crestati degli Ottentotti. All’epoca, il cosiddetto Cane Leone aveva il compito – in mute di due o tre – di seguire la selvaggina e tenerla occupata fino all’arrivo del cacciatore.

Il significato del nome

Il nome di questa razza ha una duplice origine: il termine Rhodesian deriva dal luogo geografico di provenienza – la Rhodesia (cioè l’attuale Zimbabwe) – mentre il termine Ridgeback fa riferimento alla caratteristica fisica della cresta (ridge) presente sul dorso (back), che cresce in direzione opposta al resto del mantello.

Atletico e robusto

Il Rhodesian Ridgeback è un cane di grossa taglia, di colore marrone – dal grano chiaro al grano rosso – e a pelo raso, molto corto. La corporatura è piuttosto robusta e muscolosa: un aspetto che gli consente di avere una grande agilità e una spiccata forza fisica. La cresta, che inizia dietro le spalle e finisce sulle anche dove diventa più affusolata, dev’essere ben definita e simmetrica.

Intelligenza e vivacità

Il Rhodesian ha un temperamento molto forte e per questo si consiglia un corso di addestramento sin da cucciolo, attraverso cui educarlo in maniera graduale e costante; è un cane portato alla socializzazione e costruisce con la propria famiglia un legame profondo, basato sulla lealtà e la totale devozione. Questo senso di attaccamento verso il proprio padrone fa sì che il cane preferisca vivere in appartamento piuttosto che in giardino, dove soffrirebbe maggiormente la noia e la solitudine, lontano dai suoi affetti. Dalla personalità vispa e intelligente, non dà mai segni di aggressività e tende a essere riservato e distaccato con le persone che non conosce.

Adatto allo sport

Dei suoi antenati abituati alla caccia e alla guardia, il Ridgeback ha mantenuto la grande agilità: per questo motivo, infatti, oggi viene spesso impiegato in numerose attività fisiche, tra cui gare di agility e diverse discipline cinofile dove riscuote sempre molto successo, grazie alla sua resistenza e alla buona velocità.

Salute e possibili patologie

Nonostante la corporatura forte e robusta, il Rhodesian può essere colpito – anche da piccolo – da alcuni disturbi fisici: ha bisogno, ad esempio, di essere sottoposto a controlli veterinari preventivi per valutare la displasia dell’anca e del gomito. Questa razza canina, inoltre, è soggetta in molti casi alla cosiddetta distorsione e torsione gastrica che colpisce lo stomaco e si verifica solitamente dopo l’assunzione di pasti abbondanti o l’ingestione di troppi liquidi. Il Rhodesian, infine, è portatore di una malformazione congenita di carattere ereditario, il seno (o fistola) dermoide che può essere individuata precocemente attraverso un controllo dei cuccioli da parte del veterinario. Questa patologia può essere risolta con l’intervento chirurgico e, considerato l’aspetto ereditario, i cani affetti da tale malformazione devono essere esclusi dalla riproduzione.

 

Carta d'identità

Corpo: robusto e longilineo

Peso: 46,5 kg per i maschi; 42 kg per le femmine

Colore: marrone, dal grano chiaro al grano rosso. Ammessi un po’ di bianco sul petto e sulle dita nonché muso e orecchie scuri

Testa: piatto e largo tra le orecchie; muso lungo e stop segnato

Occhi: rotondi e di un colore in armonia con quello del pelo

Orecchie: piuttosto alte e di media grandezza; larghe alla base e assottigliate verso la punta arrotondata

Coda: robusta alla radice e sottile verso la punta. Portata con una leggera curva verso l’alto e mai arrotolata

Zampe: compatte e rotonde, con dita arcuate e cuscinetti elastici

Mantello: molto corto e fitto, liscio e brillante

A cura di Sara Rossetti