Nutrizione e Salute

LA SALUTE VIEN MANGIANDO - I cambi alimentari nel gatto

Il cambio di alimentazione rappresenta un momento delicato nella vita di un gatto, perché può scatenare una serie di reazioni avverse difficili da affrontare. Vediamo quali sono i motivi per cui può essere necessario, o utile, cambiare la dieta del proprio pet e come farlo in sicurezza.

Le ragioni per cui potremmo decidere di cambiare l’alimentazione del nostro gatto sono molte:

cambiamento dei fabbisogni nutrizionali (gattini, gatti adulti e anziani hanno esigenze nutrizionali differenti e la crescita richiede il passaggio a cibi più adatti a queste nuove esigenze)

problemi di salute: molte patologie che possono colpire i nostri gatti richiedono un’alimentazione specifica a supporto delle terapie farmacologiche

preferenze alimentari individuali (capita spesso che i gatti si stanchino di mangiare lo stesso cibo e cambiare alimentazione è essenziale per stimolare l’appetito e consentire al nostro gatto di mangiare le giuste quantità per il suo sostentamento). .

 

 

Un microbiota in salute

Ricordiamoci, inoltre, che la variabilità alimentare è alla base della salute del microbiota intestinale del nostro pet, ovvero dell’equilibrio della sua flora microbica intestinale.

Un microbiota sano, flessibile e adattabile garantisce un sistema immunitario più forte e una più efficiente produzione intestinale di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”: risulta essenziale, quindi, per garantire il benessere psico-fisico del nostro gatto a 360 gradi.

 

Ci vuole gradualità

Per queste ragioni, la dieta del nostro amico a quattro zampe dovrebbe essere variata frequentemente, indipendentemente dal fatto che sia a base di croccantini, scatolette, cibo cucinato o carne cruda.

Il cambio di cibo, però, dovrebbe essere fatto sempre gradualmente per evitare disturbi gastrointestinali, come diarrea o vomito, che possono verificarsi se il passaggio è troppo rapido.

 

Uno schema corretto

Un buono schema di inserimento prevede il mescolamento di una piccola quantità del nuovo cibo con la vecchia alimentazione, aumentando progressivamente la proporzione del nuovo alimento.

Avremo, quindi:

• giorni 1-2: 25% nuovo cibo, 75% vecchio cibo

• giorni 3-4: 50% nuovo cibo, 50% vecchio cibo

• giorno 5-6: 75% nuovo cibo, 25% vecchio cibo

• giorno 7 in poi: 100% nuovo cibo.

Questo processo aiuta il microbiota del gatto ad adattarsi al nuovo alimento senza stress, nel giro di circa una settimana.

 

Attenzione al digiuno prolungato

Durante il periodo di transizione e nelle settimane seguenti è essenziale prestare attenzione a eventuali reazioni avverse al cibo:

• vomito

• diarrea

• stitichezza

• inappetenza

• debolezza

• dolore addominale

sono tutte condizioni che dovrebbero essere valutate con il proprio veterinario nutrizionista.

Inoltre, è importante ricordare che il digiuno prolungato nel gatto può causare complicazioni mediche piuttosto serie, perciò è sempre sconsigliato pensare “prima o poi mangerà”, mentre è importante cercare di coniugare salute e gusto, accertandoci che mangi volentieri quello che gli proponiamo.

 

Il cambio di alimentazione può essere necessario per varie ragioni, tra cui un nuovo fabbisogno nutrizionale del pet o problemi di salute.

Se il nuovo cibo provoca reazioni avverse (come vomito, inappetenza e debolezza) è bene rivolgersi al medico veterinario nutrizionista.

 

A cura di Federica Guattari,

Medico veterinario

Medicina comportamentale

Nutrizione e dietetica clinica del cane e del gatto

 

DOMANDE FREQUENTI

-Quanto tempo ci vuole per cambiare completamente l'alimentazione del mio gatto?

Il processo di transizione dovrebbe durare almeno una settimana, seguendo uno schema graduale. Si inizia con il 75% di cibo vecchio e 25% di quello nuovo nei primi giorni, per arrivare al 100% del nuovo alimento entro il settimo giorno. È importante non affrettare i tempi per evitare problemi gastrointestinali e permettere al microbiota intestinale di adattarsi correttamente.

-Cosa devo fare se il mio gatto rifiuta completamente il nuovo cibo?

Se il gatto rifiuta il nuovo alimento, prova a rallentare la transizione riducendo ulteriormente la percentuale di cibo nuovo. Puoi anche mescolare un po' del sugo o del liquido del cibo vecchio con quello nuovo per renderlo più appetibile. In caso di rifiuto prolungato, consulta il veterinario per valutare alternative o strategie specifiche per il tuo gatto.

-Quali sono i segnali che indicano che il cambio di alimentazione sta causando problemi?

I principali segnali di allarme includono vomito persistente, diarrea che dura più di 2-3 giorni, stitichezza, perdita di appetito completa, letargia o dolore addominale. Se noti uno o più di questi sintomi, interrompi la transizione e contatta immediatamente il veterinario. È sempre meglio procedere con cautela e monitorare attentamente le reazioni del tuo gatto durante tutto il processo..

 

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