PAPPAGALLI, “AMICI” DELL’UOMO
Costruire con questi splendidi volatili una stretta relazione si può: l’importante è rispettarne i bisogni e armarsi di tanta pazienza.
I pappagalli o psittaciformi sono sempre più presenti nelle case degli italiani, nonostante la loro gestione non sia tra le più semplici. Essi infatti, animali selvatici per eccellenza, hanno abitudini ed esigenze particolari che non richiedono certo meno impegno rispetto a quello dedicato agli amici a quattro zampe.

Le principali caratteristiche
Questi volatili, diffusi soprattutto nelle zone tropicali del mondo, hanno un’origine piuttosto antica e sono caratterizzati da alcune particolarità che li rendono unici rispetto a qualsiasi altro tipo di uccello. Il becco, dall’inconfondibile forma a uncino, piuttosto largo e robusto, è sicuramente il tratto più distintivo; anche la conformazione delle zampe è diversa, con due dita poste anteriormente e le altre due posteriormente: una disposizione che consente loro di arrampicarsi con estrema sicurezza e grande agilità nonché di prendere il cibo con la zampa e portarlo al becco (gli unici volatili in grado di farlo).
Un’esplosione di colori
L’aspetto che rende immediatamente riconoscibile un pappagallo è senza dubbio il suo piumaggio, contraddistinto da colori vivaci e brillanti: piume verdi, blu, gialle ma anche rosse, nere e bianche ne ricoprono il corpo e le ali offrendo ai nostri occhi un vero e proprio spettacolo di tinte e incredibili sfumature.

Comportamento e abitudini
I psittaciformi sono prevalentemente arboricoli: prediligono, cioè, passare il tempo sugli alberi ad arrampicarsi tra un ramo e l’altro con stupefacente facilità, grazie alle zampe prensili e al becco così robusto da essere sfruttato per appoggiarsi e sollevarsi. Al contrario, non sembrano essere molto a loro agio per terra, dove sono costretti a muoversi in modo piuttosto goffo e difficoltoso. Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, questi volatili sono particolarmente ghiotti di semi e frutti e si cibano anche di verdura, germogli e piccoli insetti.
La relazione con l’uomo
Chi sceglie di tenere in casa un pappagallo deve conoscerne a fondo abitudini e tratti distintivi così da riuscire a instaurare un rapporto corretto e basato sulla fiducia: questo uccello, infatti, molto attivo e socievole è ben disposto a “stringere amicizia” con l’essere umano, purché senta di potersi fidare di lui. Un ottimo inizio è ricordarsi che un pappagallo non può vivere serenamente solo all’interno di una gabbia: abituato per natura a volare libero tra gli alberi, non può certo restare sempre chiuso in uno spazio ristretto.
L'importanza dell’educazione
Per farlo abituare al meglio a un habitat così diverso da quello naturale e insegnargli a interagire in maniera accettabile alla nuova sistemazione è necessario, dunque, provvedere da subito alla sua educazione. La prima cosa da fare è certamente quella di tranquillizzarlo: abituati a doversi difendere da eventuali predatori, i pappagalli provano istintivamente paura per tutto ciò che è nuovo e non conoscono. Ci vorrà, quindi, del tempo e molta pazienza prima di essere considerati una presenza non pericolosa.
Giocare insieme si può
La loro spiccata intelligenza e la singolare capacità di apprendimento sociale darà al proprietario anche diverse soddisfazioni: questa categoria di volatili, infatti, impara velocemente dalla semplice osservazione di tutto quello che la circonda e studiando attentamente i movimenti di chi se ne prende cura capirà in fretta che non deve averne timore. Sono, inoltre, animali molto curiosi che amano giocare: un utile passatempo per rafforzare il rapporto consiste nel contendergli un oggetto che catturi il suo interesse, spingendolo ad avvicinarsi per prenderlo con il becco. Un gioco particolarmente efficace consiste anche nel nascondere all’interno di questo oggetto un po’ di mangiare, stimolando il suo ingegno per scovare il cibo.
La punizione non serve
Per raggiungere con il proprio pappagallo un rapporto sano e di fiducia è necessario adottare un comportamento costruttivo, evitando di assumere atteggiamenti che possano spaventarlo. La punizione, in particolare, tende a creare nell’animale uno stato di ansia e paura rendendolo aggressivo e allontanandolo dal proprietario. L’approvazione e i premi, invece, lo stimolano all’apprendimento e all’interazione favorendo il desiderio di rapportarsi con l’uomo.
A cura di Sara Rossetti