Comportamento ed educazione

La disregolazione emotiva nel cane

Quando il nostro cane non è in grado di gestire le proprie emozioni può provare un “picco emotivo” che lo porta a un’eccitazione eccessiva. Vediamo quali sono le reazioni più comuni e cosa fare per aiutarlo a calmarsi.

Le emozioni hanno il compito di comunicare agli altri che cosa stiamo provando e informare noi stessi in merito a ciò che ci piace o ci causa dispiacere e sofferenza.
 
Ogni stimolo (visivo, acustico, olfattivo, tattile, gustativo) che proviene dall’ambiente esterno o dall’interno del nostro corpo (un ricordo) può scatenare una risposta emotiva.
 
Tale risposta provoca una reazione di tipo fisiologico (come, per esempio, l’aumento della frequenza del respiro o del battito cardiaco) e comportamentale (cambiano l’espressione del volto, la postura, il tono della voce e così via).
 
Al giorno d’oggi si preferisce parlare di esperienza emotiva, poiché è stata dimostrata la presenza di una componente cognitiva: le emozioni non sono solo dettate da ciò che accade in quel momento, ma è possibile imparare dalle esperienze passate e modificare il nostro comportamento.
 

Anche il cane comunica le emozioni

Il cane è capace di provare emozioni primarie o di base (come la gioia, la paura, la tristezza, la rabbia, il disgusto e la sorpresa) e quelle secondarie (come la gelosia, la noia, la delusione, ecc.).

Le espressioni del viso (dilatazione delle palpebre e della pupilla, posizione delle orecchie) e la tensione dei muscoli del corpo indicano che cosa l’animale sta provando in quel momento.

Il messaggio trasmesso è completato anche dai movimenti della coda.

disregolazione emotiva cane

 

La disregolazione emotiva

La regolazione emotiva è la capacità di gestire le proprie emozioni in modo flessibile: il comportamento che ne deriva può essere realizzato al momento oppure ritardato quando necessario.

Quando questa competenza non è presente, si parla di disregolazione emotiva.

Il cane, a causa di una predisposizione genetica (tratti di personalità), della qualità del legame di attaccamento nei confronti della propria madre e delle esperienze di vita può vivere le emozioni positive o negative alla massima intensità, provando un “picco emotivo”.

Per esempio, alla vista del guinzaglio (simbolo della passeggiata), alla percezione di un rumore forte (un botto) o alla vista di un altro cane, l’animale si “sovraeccita”: vocalizza (abbaia, piagnucola), la motricità è aumentata (salta, corre, afferra il guinzaglio o i vestiti con la bocca), la cinetica è accelerata (si muove “a scatti”).

Inoltre:

• le pupille sono dilatate

• il cane ansima

• biascica

• lecca il tartufo

• si scrolla

• sbadiglia

• si gratta

• si rotola sul terreno.

 

Le possibili risposte alla sovraeccitazione

Per cercare di tornare a uno stato di calma, l’animale in queste condizioni può mordicchiare un giocattolo o un oggetto, cercare di allontanarsi rapidamente dalla situazione che lo ha “eccitato” oppure aggredire chi lo trattiene o si trova nei pressi.

Anche le malattie del comportamento, caratterizzate da fobia e ansia, possono indurre tale disregolazione emozionale.

 

Come aiutarlo

È necessario che la famiglia umana supporti il cane per aiutarlo a calmarsi quando si trova in questo stato di disagio.

Consiglio di parlare con voce bassa, accarezzare l’animale e allontanarlo dalla situazione fonte di stress.

Sgridarlo, strattonarlo con il guinzaglio o punirlo sono comportamenti che non solo peggiorano lo stato emotivo del cane, ma possono aumentarne l’eccitazione.

 

Sabrina Giussani

Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e in IAA

Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF

Master in Etologia applicata e Benessere animale

Past President SISCA

  

L’eccitazione eccessiva può manifestarsi, ad esempio, attraverso vocalizzazioni, aumento della motricità, battiti e respirazione accelerati.

 

Il cane può eccitarsi eccessivamente in presenza di altri animali o persone, ma anche perché prova paura in una determinata situazione.

Il ruolo della famiglia umana è fondamentale per aiutare il cane a calmarsi, parlandogli con voce bassa, accarezzandolo e allontanandolo dalla fonte di stress.

 

DOMANDE FREQUENTI

Come posso riconoscere se il mio cane ha problemi di disregolazione emotiva?

I segnali principali includono comportamenti eccessivi come abbaiare continuo, distruttività, aggressività, ansia da separazione, o al contrario apatia e ritiro sociale. Osservate se il cane ha difficoltà a calmarsi dopo situazioni eccitanti, se reagisce in modo sproporzionato a stimoli normali o se mostra comportamenti compulsivi. È importante notare anche cambiamenti improvvisi nel comportamento abituale, perdita di appetito, problemi del sonno o eccessiva ricerca di attenzione. Se questi comportamenti persistono e interferiscono con la vita quotidiana del cane e della famiglia, è consigliabile consultare un veterinario comportamentalista..

Come posso aiutare il mio cane a gestire meglio le sue emozioni?

Iniziate stabilendo routine quotidiane prevedibili che diano sicurezza al cane, includendo orari fissi per pasti, passeggiate e momenti di gioco. Utilizzate tecniche di rinforzo positivo per premiare comportamenti calmi e controllati, ignorando invece quelli indesiderati. Create un ambiente tranquillo con spazi dedicati al riposo e praticate esercizi di rilassamento come il massaggio dolce. L'attività fisica regolare e la stimolazione mentale attraverso giochi di ricerca e puzzle sono essenziali. Nei casi più gravi, consultate un educatore cinofilo qualificato o un veterinario comportamentalista per un piano di intervento personalizzato.

Quando è necessario rivolgersi a un professionista per la disregolazione emotiva del cane?

È importante consultare un veterinario comportamentalista quando i sintomi persistono nonostante i vostri tentativi di gestione, quando il cane mostra aggressività verso persone o altri animali, o quando i comportamenti interferiscono significativamente con la qualità di vita della famiglia. Altri segnali d'allarme includono autolesionismo, comportamenti compulsivi estremi, ansia da separazione grave o cambiamenti improvvisi e drastici nella personalità. Il professionista potrà valutare se sono necessari farmaci in supporto alla terapia comportamentale e sviluppare un piano di trattamento specifico. Non aspettate che il problema si risolva da solo: un intervento precoce aumenta significativamente le possibilità di successo.RiprovaClaude può commettere errori. Verifica sempre le risposte con attenzione.

 

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