Comportamento ed educazione

DUE PALLINE SONO MEGLIO DI UNA

Lanciare la prima pallina e scambiarla con la seconda: scopriamo un gioco educativo per correggere la possessività di Fido e migliorarne la collaborazione.

Lo sostiene anche il tennista Nadal: “Nessuna palla è uguale a quella che la precede”. Ammesso anche che siano identiche – com’è giusto che sia, affinché lo scambio tra voi e il cane risulti equo – una è “sua” e l’altra è “vostra”. E lui non vedrà l’ora di averla, cedendo la propria. Un gioco educativo, grazie al quale potrete centralizzare l’azione, mantenendo la gestione dell’iniziativa per incentivare la sua collaborazione.

 

Due, numero perfetto

Date o lanciate una prima pallina; il cane la riporterà e, se abituato a gestirne una sola alla volta, inizierà a ingaggiarvi, proponendovi di partecipare al suo gioco. A questo punto, fate comparire la seconda pallina e aspettate la sua reazione: se lascia la prima, dategli o lanciategli l’altra e, mentre la prende, recuperate la “sua”. Se, invece, non la cede, giratevi dandogli le spalle e iniziate a giocare con la “vostra” senza coinvolgerlo: lanciatela in aria o fatela rimbalzare a terra in maniera autonoma, replicando ciò che fa lui con voi quando gestisce questa risorsa.

 

Che rumore fa la felicità

Nel caso in cui usiate palline che possono emettere suoni, fatela squittire come fa il cane quando la morde ripetutamente, chiedendo attenzione e dicendovi che quel giochino è suo. Abbiate pazienza e vedrete che Fido cederà all’irresistibile fascino della vostra, lasciando cadere la sua. A questo punto, potete ripetere la sequenza. Allenandovi in questo modo, presto sarà lui ad avvicinarsi a voi con la propria pallina in bocca: per accelerare questa fase, indietreggiate e lui vi verrà incontro.

È importante incoraggiare e gratificare il cane ogni volta che ci riporta la pallina, tenendola in bocca.

Uno step alla volta

Potrebbe capitare, però, che la lasci cadere prima di arrivare da voi: provate a indicarla con il dito e, se non fosse sufficiente, a muoverla con la mano o con il piede. Ogni volta che il cane la prenderà in bocca dovrete rinforzarlo con la voce e un bel “Bravo!”. Immaginando che dimostri qualche difficoltà, in fase di costruzione dell’esercizio la gratificazione verbale può inizialmente arrivare anche solo nel momento in cui il vostro amico a quattro zampe rivolge lo sguardo verso l’oggetto, preludio di quella che lo premierà nel momento dell’abbocco finale.

 

The end

La migliore conduzione del gioco passa per l’imprevedibilità delle vostre azioni, che dovranno stupire il cane, mantenendolo curioso. Potrete giocare su distanze diverse, alternando scambi statici senza lanci, con Fido seduto e in autocontrollo. Ultima, ma non per importanza, la gestione della fine della sessione, che deve partire da una vostra iniziativa: fondamentale non eccedere, ma fermarvi quando il cane ha ancora voglia di giocare. Impostate un comando di conclusione e nascondete la pallina che, affinché resti interessato nei suoi (e nei vostri) confronti, non dovrà essere lasciata alla sua mercé per giochi individuali che non vi coinvolgano. A sua disposizione potrete prevedere altri oggetti – attenzione alla sicurezza in termini di dimensioni e materiali – con i quali, però, voi non dovrete interagire.

Se Fido inizialmente non si mostra interessato alla seconda pallina, continuando a tenere la sua, iniziate a giocarci dandogli le spalle: con un po’ di pazienza non potrà fare a meno di venire da voi!

A cura di Sabrina Giussani, Medico veterinario esperto in comportamento animale.