Comportamento ed educazione

Chi ha paura dei pipistrelli?

Da sempre temuto e protagonista di leggende e storie dell’orrore, il pipistrello è in realtà un animale tutt’altro che pericoloso, complesso e spesso utile all’uomo.

 Chiroptera sono il secondo gruppo di mammiferi più numeroso al mondo: contano circa 1200 specie, vivono in colonie molto numerose e prediligono rifugi bui e riparati, come le caverne, le grotte, ma anche i sottotetti degli edifici cittadini. Scopriamo alcune delle loro caratteristiche più importanti.

Mammiferi che volano

Nel corso dell’evoluzione, gli arti anteriori dei pipistrelli hanno subito una profonda mutazione: tra le dita, che sono diventate sempre più lunghe, si è creata una membrana – chiamata patagio – che ha trasformato le “mani” di questi animali in vere e proprie ali, rendendoli gli unici mammiferi al mondo in grado di volare. Questa mutazione è testimoniata anche dal nome scientifico dei pipistrelli: il termine Chiroptera, infatti, deriva dalle parole greche “mano” e “ala”.

Famiglie numerose

I pipistrelli sono suddivisi in numerose specie, diffuse in svariate parti del mondo e diverse per dimensioni e abitudini alimentari. Infatti, a seconda della famiglia, i Chiroptera seguono “diete” differenti: quelli che troviamo in Italia e in Europa sono prevalentemente insettivori e si nutrono di zanzare e insetti dannosi per l’agricoltura. Altre specie si nutrono di frutta, vegetali, nettare, pesci e mammiferi di piccole dimensioni, altre ancora di sangue.

Vedere con i suoni

Nonostante la loro natura di animali notturni, i pipistrelli non sono dotati di una grande vista: per questo hanno sviluppato un modo di orientarsi e muoversi nell’oscurità che sfrutta gli ultrasuoni. I Chiroptera li emettono attraverso la laringe e utilizzano l’eco che essi producono rimbalzando sugli oggetti per conoscere l’ambiente che li circonda.

A cura di Federica Bartoli