“LEGAMI” DI AMICIZIA: TUTTO SU COLLARE E GUINZAGLIO
Si tratta di due strumenti indispensabili per il nostro cane, che così potrà accompagnarci ovunque, in sicurezza. Facciamoglieli conoscere quando è cucciolo e insegniamogli subito a camminare al nostro fianco.
Prima il nostro migliore amico imparerà a conoscere e accettare collare e guinzaglio, prima potremo condividere con lui belle passeggiate in sicurezza.
Saremo agevolati nella vita di tutti i giorni, soprattutto quella cittadina e, potendolo portare (quasi) sempre con noi, gli regaleremo un’esistenza ricca di esperienze preziose per la sua crescita personale.

Presupposto importante
Dare subito questa competenza al cucciolo è propedeutico per la sua corretta socializzazione: ci permetterà di uscire di casa con lui, consentendogli di fare quante più esperienze possibili in questa fase di vita, che è quella della migliore ricettività nei confronti degli stimoli esterni e della loro più efficiente metabolizzazione.
È entro i primi quattro mesi di età, infatti, che ai nostri migliori amici vanno presentati persone, cani e animali di altre specie estranei al loro “branco”, oltre che suoni, superfici, contesti urbani diversi dai soliti, per rendere subito famigliari novità che, se non recepite entro questa finestra temporale, più avanti potrebbero provocare paura e ansia.
Si mangia!
Cosa fare, dunque, per abituare il nostro amico a collare e guinzaglio?
Questa esperienza va vissuta piacevolmente dal cucciolo: bisogna procedere per gradi e associarla a qualcosa di positivo per lui, come può essere il cibo. Facendogli indossare il collarino prima del pasto, non solo gli consentiremo di abbinarlo al piacere della pappa, ma mangiare lo distrarrà, senza permettergli di indirizzare la sua attenzione verso quell’oggetto, magari per grattarsi con una zampa.
Per evitare che si concentri sul guinzaglio, tentando di mordicchiarlo, posizioniamo la ciotola alla fine di un corridoio di casa ed esercitiamoci a raggiungerla camminando, senza correre, in modo da disincentivare da subito la trazione.
Ogni giorno, tutto il giorno
Appena avrà finito di mangiare, togliamogli collare e guinzaglio, e continuiamo con brevi e frequenti sessioni fino ad aumentare il tempo in cui rimarranno indossati.
Ben presto potremo lasciargli il collare per tutto il giorno, magari provvisto di medaglietta su cui riportare il suo nome e il nostro numero di telefono, che risulta utilissima nella risoluzione di una fuga o uno smarrimento con ritrovamento, più rapida e fruibile per chiunque della procedura ufficiale attraverso il microchip, che necessita di apposito lettore.
Scegliamo per ora un modello molto leggero, ma con fettuccia non troppo bassa, che non risulti “tagliente” in caso di trazione, fatto di materiali morbidi, ma resistenti, anallergici nel caso di qualche sensibilità del soggetto; una volta chiuso, dovranno passare due dita tra collare e collo.
Seduto e calmo
Potremo poi impostare una pre-routine che anticipi un’uscita da casa, dunque l’aggancio del guinzaglio, chiedendo al nostro cucciolo un propedeutico esercizio di posizione come il classico “Seduto!”, che nel frattempo gli avremo insegnato: servirà a fargli mantenere la calma, nonostante l’eccitazione per l’imminente passeggiata. Solo quando sarà stato fermo, congratuliamoci con lui, dandogli un bocconcino in modo da confermare positivamente questo suo comportamento.
Nel prossimo numero vedremo nel dettaglio come impostare correttamente la camminata del cane al nostro fianco. Il collare del cucciolo deve essere morbido e leggero, costruito con materiali resistenti, possibilmente anallergici nel caso di qualche sensibilità. Il collare si rivela anche un utile supporto per la classica medaglietta, su cui far incidere il nome del cane e il proprio numero di telefono.

A cura di Massimo Perla Addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN Cinofilia