Comportamento ed educazione

Incontrare un cane: come avvicinarsi?

Quando incontriamo un cane per strada è spesso forte la tentazione di avvicinarci ad accarezzarlo, senza chiederci se le nostre attenzioni possano fargli piacere o, al contrario, infastidirlo. Vediamo, allora, come “leggere” le emozioni di questi splendidi animali e cosa fare per avere con loro un’interazione corretta.

Il cane, i cui dati genetici derivanti dallo studio del Dna hanno dimostrato che deriva dal lupo (Canis lupus lupus), è la prima specie animale addomesticata dagli esseri umani. Una domesticazione avvenuta più volte nel corso della storia e in diverse aree geografiche: i reperti fossili, in particolare, hanno stabilito che il processo è avvenuto tra i 33.000 e i 12.000 anni fa. Il cane, dunque, ha trascorso molti anni al nostro fianco e questa vicinanza ha favorito la nascita di una comunicazione condivisa.

 

Incontrare un cane

 

Il cane ci capisce?

Questo animale, infatti, presta attenzione al movimento dei muscoli del volto delle persone e ascolta il tono della loro voce per “leggere” se sono felici, arrabbiate o hanno paura. Anche la percezione olfattiva svolge un ruolo in tutto ciò: in un test alcuni cani sono stati esposti a tre tipi di odore umano corrispondente a felicità, paura e a uno stato emotivo neutrale. Gli animali hanno mostrato un aumento della frequenza cardiaca e numerosi segnali di disagio in presenza della sensazione olfattiva legata alla paura. Ma c’è di più: i cani sono capaci di empatia affettiva nei confronti delle persone cui sono più legati, tanto che stress e tensione finiscono per contagiare anche loro.

 

Comprenderne la comunicazione

Il nostro amico a quattro zampe è capace di provare emozioni primarie come la gioia, la paura, la tristezza, la rabbia, il disgusto e la sorpresa. È probabile che il suo sistema emotivo si sia evoluto non solo per facilitare la comunicazione con i propri simili, ma anche con noi. Un recente studio, infatti, ha rilevato che i cani emettono molte più espressioni facciali quando li osserviamo e sono in grado di sollevare il sopracciglio per assumere un’espressione che ricorda la tristezza così da attirare la nostra attenzione.

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Riconoscere le emozioni

Le emozioni hanno il compito di comunicare agli altri che cosa sta provando quell’individuo. Il cane nelle condizioni positive (per esempio quando è felice) utilizza più spesso i muscoli del viso che avvicinano le orecchie alla testa, socchiude leggermente gli occhi e assume un’espressione “rilassata”. Nelle condizioni negative (ad esempio quando ha paura o è arrabbiato), invece, appiattisce le orecchie sulla testa, spalanca gli occhi, ansima, si lecca le labbra o il naso, sbadiglia. La paura è un’emozione che insorge in modo automatico come risposta a uno stimolo esterno considerato minaccioso: la pupilla si dilata, la frequenza del respiro e il battito cardiaco aumentano e il corpo si prepara a rispondere all’evento stressante. Il cane può fuggire o aggredire: la risposta “fight or flight” è una reazione normale e fisiologica.

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La coda e i vocalizzi

Il movimento della coda non sempre indica felicità o disponibilità: quando il cane ha la coda ben alta, quasi immobile, significa che è teso o preoccupato. La coda che compie ampie escursioni quasi come “un’elica”, invece, indica che l’animale è disponibile all’interazione. Anche i vocalizzi sono utili per comprenderne lo stato d’animo: brevi abbai “striduli” o gemiti comunicano felicità, mentre suoni “profondi” accompagnati da ringhi o dall’esposizione dei denti significano che ci dobbiamo allontanare 

 

Come interagire?

Avvicinare un cane sconosciuto non è cosa facile: consiglio, innanzitutto, di intavolare una conversazione con il proprietario così che l’animale abbia il tempo per capire chi siamo e decidere se vuole interagire con noi. È opportuno, inoltre, porsi a qualche metro di distanza, comunicare al cane le nostre intenzioni e attendere la sua risposta. La lettura e il rispetto della volontà altrui è alla base di un’interazione di successo: poiché il cane non ci conosce è bene limitarsi a un contatto superficiale sul dorso evitando pacche, abbracci o baci. 

 

Il cane sviluppa un’empatia affettiva con le persone a cui è più legato e, per questo, può essere contagiato dal loro stress.

 

Quando ci avviciniamo a un cane sconosciuto è indispensabile mantenere una distanza e limitarci a un contatto leggero e superficiale.

 

Sabrina Giussani

Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale

Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF

Master in Etologia applicata e Benessere animale

Past President SISCA

 

 

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