VACANZE DI NATALE: I CONSIGLI PER PORTARE I NOSTRI AMICI SULLA NEVE
Le ferie invernali in montagna sono adatte anche a Fido. Scopri i consigli per divertirvi insieme sulla neve.
Tutti i cani possono amare la neve. Purché ben equipaggiati, soprattutto quelli a pelo corto, i vostri migliori amici adoreranno scorrazzare in montagna durante una gita invernale o, con la dovuta organizzazione, una vera e propria vacanza di più giorni, insieme a tutta la famiglia. Scopriamo come organizzarla al meglio nell’ottica del benessere di Fido.

Superare qualche ostacolo
La difficoltà principale del turismo sulla neve con il cane è, per gli sciatori, quella di gestire il proprio amico durante le sessioni sulle piste. Esisterebbe la possibilità di praticare lo sport invernale per eccellenza, nella sua versione “nordica” con gli sci stretti, legati al cane, purché debitamente addestrato a partire e, soprattutto, cambiare direzione o fermarsi a comando. Ma per quanto lo Skijoring - così si chiama lo sci di fondo con il cane - sia una disciplina bellissima, molto diffusa nei Paesi scandinavi e più fruibile dello Sleddog (l’attività sulle slitte), in Italia il più delle volte non è praticabile. Il cane, tendenzialmente, da regolamenti dei comprensori spesso non potrebbe nemmeno camminare sulle piste. Come fare, dunque, se in famiglia ci sono sciatori?
Dividersi i ruoli
Con un cappottino pesante, d’inverno il cane può rimanere un po’ in auto ad aspettare in un trasportino allestito con una calda coperta, ma la durata massima di tale permanenza sarà da stabilire oculatamente in base alla temperatura esterna e al mantello del soggetto. I cani a pelo liscio, soprattutto se dal fisico atletico, soffrono il freddo, a maggior ragione quando rimangono fermi, senza la possibilità di scaldarsi svolgendo attività fisica; escluderei, dunque, di poterli lasciare nel veicolo a motore spento troppo a lungo. In famiglia potreste dividervi i ruoli per meglio gestirne le necessità: quando un membro del gruppo è a sciare, l’altro porta a passeggiare l’amico a quattro zampe.
Curare le zampe
Legato al guinzaglio e dotato di museruola, alla quale dovrà essere stato abituato con pazienza, Fido potrebbe anche salire in funivia per raggiungere la parte alta delle piste e aspettare lì il resto del gruppo. Portate sempre una ciotola e dell’acqua, perché il cane necessita di bere anche al freddo; disincentivate l’abbocco di neve e, soprattutto, il fatto che la mangi, perché potrebbe dare fastidiosi esiti diarroici. Per camminare sulla neve consiglio di vestire Fido adeguatamente. A cani senza ciuffi di pelo a livello interdigitale, che formano fastidiose palline di neve, solitamente non servono scarpette ad hoc. Prima di portarli a passeggiare scalzi, potete spalmargli della crema idrorepellente e lenitiva, come quelle a base di ossido di zinco che si usano per le irritazioni dei bambini. A fine giornata gli laverete i polpastrelli per eliminare l’eventuale sale antigelo raccolto sulle strade; dopo l’asciugatura, potrete spalmare un nuovo strato di pasta.
Alcune accortezze
Evitate di liberare il cane, anche in apparente assenza di pericoli; portatelo piuttosto a camminare e, per concedergli maggiore libertà di movimento, quando il contesto lo permette, usate una lunghina al posto del guinzaglio: così riuscirà a scorrazzare in giro senza rischiare di perdersi né di farsi o fare male a qualcuno. Per un riconoscimento più immediato in caso di smarrimento, fate incidere una medaglietta con il vostro numero di cellulare. Tenete sempre con voi libretto e/o passaporto, che riportano anche il numero di microchip, che è bene verificare funzioni prima di partire, recandovi dal veterinario; potrete così richiedere una visita di controllo oltre a eventuali prescrizioni di farmaci che il professionista ritenga siate in grado di utilizzare in autonomia in caso di emergenze.
Tutti in baita
Per il pranzo, valutate la sensibilità e le competenze del vostro amico: i locali sulle piste sono solitamente molto affollati, perciò deve essere abituato a gestire tali situazioni senza patire stress. In caso di bel tempo, preferite un tavolo all’aperto, mettendo magari a terra una copertina per lui. Se soggiornaste più giorni, con base in hotel o appartamento, tutto sarebbe più semplice: ammesso che Fido sia abituato a rimanere solo qualche ora, lì potrebbe stare al caldo, trascorrendo il tempo dedicandosi a un masticativo oppure dormendo, dopo essersi impegnato in qualche gioco di attivazione mentale.
Fido dovrà essere abituato a restare anche solo, per i momenti in cui non potrete uscire con lui. Uno strumento utile da portare con voi è una telecamerina per il controllo a distanza: potrete vederlo e ascoltarlo, verificando che non abbai e non faccia danni.
Portare il cane in vacanza è una bellissima esperienza, ma bisogna pesare pro e contro: se per un qualche motivo, venire con voi dovesse risultare per lui più stressante dell’essere lasciato a casa o in pensione con persone di fiducia, valutate anche queste soluzioni.
A cura di Massimo Perla Addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN Cinofilia