Comportamento ed educazione

L’ABC PER VIVERE (CORRETTAMENTE) CON UN CANE

L’arrivo di un cane, si sa, porta sempre entusiasmo e grande emozione: ma quali sono i comportamenti giusti da adottare per una convivenza serena e poco problematica?

Quando arriva in casa un cagnolino è sempre una festa! Per quanti danni possa riuscire a fare al suo arrivo, niente è paragonabile all’energia positiva che porterà fin da subito. La condivisione è la chiave di una relazione felice. Dal momento che entrerà in casa vostra, voi sarete responsabili del suo benessere. Cercate di organizzarvi le giornate, i fine settimana e le vacanze considerando che d’ora in poi ci sarà anche lui.

Un cane “a misura” d’uomo

La mia più grande raccomandazione è quella di iniziare a interessarsi alle necessità e alle problematiche di una tipologia di cane prima di prenderlo. È fondamentale scegliere un animale in base ai propri ritmi di vita, al tempo a disposizione da dedicargli, alla tipologia di famiglia. Non tutti ci pensano e addirittura alcuni basano la scelta solo sulla bellezza o sulla simpatia. Ma ogni razza canina ha differenti esigenze e caratteristiche che ogni padrone dovrebbe sapere prima di scegliere il proprio pet.

Il tempo è prezioso

Erroneamente molte persone pensano che per avere un cane sia necessario disporre di tanto spazio a disposizione o per forza di un giardino per farlo stare fuori. Quello che serve, invece, per iniziare un percorso con questo amico a quattro zampe non è tanto una questione di spazio, quanto di tempo e di attenzione.

No alla noia e alla solitudine

I cani sono animali sociali e hanno bisogno di una corretta gestione sia per quanto riguarda l’attività fisica ma anche mentale. Può essere felice anche vivendo in appartamento, a patto che il suo proprietario abbia sufficiente tempo da trascorrere insieme a lui. La noia è uno dei fattori che più comunemente porta a dei problemi comportamentali come l’abbaio eccessivo, la richiesta continua di attenzioni, la distruttività come alternativa per scaricare le energie. Proprio per questo è consigliabile prenderlo in un periodo di vacanza o quando avete maggior tempo da dedicargli, così da poter essere presenti per seguirlo al meglio e per facilitare il primo ambientamento nella sua nuova vita insieme a voi.

Imparare a conoscere il mondo esterno

La cosa fondamentale, inoltre, è abituarlo fin da cucciolo a socializzare con le persone e con gli altri cani. Ogni animale deve imparare, infatti, a interagire in modo corretto con tutto quello che gli si presenta davanti: dall’aspirapolvere al motorino, dal bambino che corre al vecchietto con il bastone. Si tratta di competenze che devono essere insegnate fin dal primo momento che lo accogliete in casa ed è responsabilità del proprietario guidarlo alla scoperta serena di tutte le variabili che il mondo offre.

A lezione di educazione sin da cuccioli

Il mio suggerimento, indipendentemente dalla razza, è quello di iniziare a frequentare una Puppy Class, ovvero un corso di educazione per cuccioli, proprio per aiutarlo in tutto questo e soprattutto per insegnare a voi padroni a leggere correttamente i segnali che ogni cane ci trasmette sempre e a essere costanti nell’insegnamento delle regole principali di buona educazione.

Prevenire è meglio che curare!

L’educazione improvvisata può essere efficace per alcuni aspetti ma difficilmente sarà completa. E come dico sempre, il cucciolo i primi mesi di vita è una spugna che assorbe tutto quello che gli viene insegnato quindi è meglio fargli memorizzare direttamente i comportamenti corretti fin da subito. Diventerebbe un doppio lavoro improvvisare l’educazione per poi ritrovarsi a faticare di più per fargli cambiare le brutte abitudini una volta diventato adulto e indicargli i comportamenti corretti.

I bisogni si fanno fuori

Uno dei problemi più comuni con il nuovo arrivato è sicuramente quello di insegnargli a fare i bisogni fuori casa. Cercate sempre di non farlo sbagliare e di anticipare i tempi portando fuori il cagnolino molto spesso, anche ogni mezz’ora nei primi tempi, soprattutto dopo i pasti o la mattina presto per poi rientrare solo quando siete sicuri che abbia fatto pipì. Premiate il momento in cui la fa nel posto giusto, iniziando a lodarlo e magari iniziando a giocare un po’ con lui.

Le punizioni non servono

Se, invece, vi capita di trovare delle pipì in casa non fate l’errore di punirlo: il poveretto non potrà mai capire che lo state rimproverando per un bisogno fatto in precedenza! Al massimo potete interromperlo nel momento stesso in cui accade in casa, prendendolo di peso e portandolo fuori per fargliela finire nel posto corretto. Dovrà capire, infatti, che se la farà fuori verrà premiato con il gioco mentre se ciò accadrà dentro verrà fastidiosamente interrotto.

Di notte nel trasportino

Per quanto riguarda la notte, il mio consiglio è quello di abituarlo a dormire nel trasportino dopo averlo fatto uscire per i bisogni il più tardi possibile. È davvero difficile che un cucciolo faccia pipì nella sua tana quindi imparerà ad aspettare che voi lo apriate la mattina. Quando è ora, fatelo uscire e prendetelo in braccio per portarlo fuori. Attenti, però, a non perdere tempo, perché la prima cosa che farà il cuccioletto sarà la pipì nel primo posto che capita!

Voi dettate le regole

Iniziate a fargli capire fin da subito che siete voi a gestire le sue risorse. Dategli il cibo a determinati orari, tirate fuori voi i giochi per un momento di condivisione e di divertimento insieme. Evitate, poi, fin da subito di giocare con le mani: farsi mordicchiare le mani o i piedi, infatti, è la cosa più diseducativa in assoluto. Pensate sempre che ora è un cuccioletto e quindi sembra divertente, ma quando crescerà (e questo comportamento sarà ben radicato in lui) sarà un bel problema fargli capire che è diventata una cosa sbagliata perché fa male o diventa pericoloso.

Giocare sì, ma non tutto è lecito

Iniziate, quindi, fin dal primo giorno a giocare insieme con una treccia o una pallina attaccata a una corda (nei negozi specializzati ne troverete di tutti i tipi). Tenete un’estremità e fatevi rincorrere per raggiungere e morsicare l’altra. Se per caso prende la vostra mano, fermate immediatamente il gioco e fategli capire che vi ha fatto male. La stessa cosa vale con i piedi: se la tendenza del cucciolo è attaccarsi a loro o al polpaccio, fermatevi subito per interrompere questo comportamento. Vedrete che la volta successiva sarà molto più delicato e attento!

I vantaggi di un cane educato

È molto importante portare fuori a passeggio il proprio cane ogni giorno: le prime settimane, infatti, sono fondamentali sia per fargli conoscere il mondo esterno, ma anche per fargli capire che deve camminare di fianco a voi. Se dedicate le prime settimane a insegnargli qual è la sua posizione quando passeggiate insieme a guinzaglio poi vivrete di rendita. Scoprirete quanto può essere rilassante una passeggiata con il vostro cane educato dopo una giornata di lavoro o quanto può essere angosciante la stessa uscita con un animale anarchico! Per non parlare di quanti posti nuovi scoprirete sia per passare dei fine settimana o per vivere delle vacanze divertenti a misura di cane!

Articolo redatto da Massimo Perla, addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN cinofilia.