Comportamento ed educazione

Parlare...con la coda

I nostri amici pelosi esprimono le proprie emozioni anche attraverso lo scodinzolio: scopriamo quali significati nascondono i vari movimenti della coda.

Le emozioni comunicano agli altri ciò che proviamo. Per alcune specie, come i cefalopodi (le seppie, i polipi e così via) le parole "proto-emozioni" o "precursori delle emozioni" possono essere più appropriate: questi animali provano dolore, stress e sofferenza ma non è ancora definito se queste percezioni siano simili alle nostre. Recenti studi hanno dimostrato, invece, che il cane, il gatto e molti altri mammiferi sono capaci di provare emozioni primarie o di base: gioia, paura, tristezza, rabbia, disgusto e sorpresa.

 

Un mondo di relazioni

D’altro canto, mamma cane e mamma gatto - quando partoriscono - creano un legame affettivo profondo con i propri piccoli, chiamato legame di attaccamento. Entro la prima settimana di vita, anche questi ultimi creano una relazione affettiva nei confronti della mamma: questo rapporto permetterà loro di apprendere tutto ciò che serve per diventare un adulto competente. Con l’adozione, poi, i cuccioli e gattini si apriranno al mondo creando relazioni di natura differente con gli esseri umani, i propri simili e gli individui che appartengono ad altre specie.

 

I pet ci capiscono

Il processo di domesticazione ha permesso al cane e al gatto di trascorrere molti anni al nostro fianco. Questa vicinanza ha favorito la nascita di una “comunicazione condivisa”: i nostri amici a quattro zampe sono capaci di “leggere” le emozioni che provano gli esseri umani, osservando il movimento dei muscoli del volto e ascoltando la loro voce.

Parlare con la coda

Nel cane, in particolare, la comunicazione visiva (soprattutto le espressioni del viso e le posture) ha una grande importanza nella gestione delle interazioni fra individui della stessa specie. Il messaggio trasmesso, inoltre, è completato dai movimenti della coda, che siamo portati a pensare siano sempre legati alla percezione di un’emozione positiva, come la gioia. Lo scodinzolio, in realtà, indica l’eccitazione dell’animale, ma è il resto del corpo che definisce cosa sta per accadere!

Gioia o tensione?

Alla vista di un altro cane, ad esempio, la coda si solleva verso l’alto per testimoniare attenzione. In seguito, con l’avvicinarsi del conspecifico, la coda si muove sempre più velocemente: le oscillazioni possono essere ampie e regolari oppure sempre più rapide, fino a che questa parte del corpo si immobilizza. Nel primo caso è molto probabile che la postura sia “morbida” e il cane mostri eccitazione legata alla gioia: è felice dell’incontro. Nel secondo caso, invece, è possibile che s’“irrigidisca” e il pelo sul collo si sollevi: la tensione è palpabile, Fido è impaurito o arrabbiato e potrebbe mostrarsi minaccioso. Appena il movimento della coda si interrompe, infatti, può scattare verso l’avversario.

Significati diversi in base alla direzione

A questo proposito, nel 2007 è stato realizzato uno studio per verificare il significato del movimento della coda di alcuni cani di razza Labrador Retriever alla vista di un proprio simile. Guardando l’animale da dietro, si è notato che se la coda si muove verso sinistra indica aggressività, mentre le intenzioni sono amichevoli se si sposta per lo più verso destra. Un successivo studio, pubblicato nel 2013, ha sottoposto ad alcuni cani dei video di conspecifici scodinzolanti: se la coda si muoveva con inclinazione a sinistra, i cani “spettatori” mostravano una maggiore attività cardiaca e un comportamento ansioso. Da ciò si è dedotto che osservare un proprio simile o una silhouette che scodinzola verso il lato sinistro provoca una reazione emotiva più intensa.

Come interpretare le sue emozioni

Quali sono, invece, le altre emozioni espresse attraverso lo scodinzolio? Ampi movimenti della coda (sollevata all’altezza del corpo del cane), accompagnati da vocalizzi sonori e “scatti” a destra e a sinistra, rivelano l’intenzione di giocare; lo stesso spostamento ma con la coda alta testimonia l’eccitazione del cane legata alla presenza di una preda, come ad esempio una lucertola. La coda “rigida e tesa” tra gli arti posteriori indica che Fido ha paura, mentre se è “morbida” e penzola perpendicolarmente al terreno, l’animale è concentrato, magari nella soluzione di un rompicapo (il cosiddetto “problem solving”). Aggiungo che, secondo la mia esperienza, alcuni soggetti che appartengono a razze da caccia, quando riflettono hanno la coda “rigida” portata quasi tra le gambe.

A cura di Sabrina Giussani, Medico veterinario esperto in comportamento animale.