Cura e Benessere

Coniglio e profilassi: cosa c’è da sapere?

Il nostro pet potrebbe essere colpito da gravi malattie, sia infettive che parassitarie. Una profilassi corretta, con le giuste vaccinazioni, è però un’arma fondamentale per proteggere la sua salute.

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Il coniglio (Oryctolagus cuniculus) è, oggi, uno dei più diffusi animali da compagnia eppure – rispetto ai più noti cani e gatti – si è meno abituati all’idea che richieda cure specifiche preventive per proteggerne la salute. In realtà, diverse profilassi sono importanti per la prevenzione di alcune delle sue più frequenti malattie, sia che il coniglio provenga da un negozio o un allevamento, sia da privati.

L’importanza delle vaccinazioni

Sarà, quindi, buona norma consultare un medico veterinario specializzato all’arrivo del pet, così che possa consigliare al meglio i nuovi proprietari. Le vaccinazioni costituiscono il cardine della profilassi e sono di vitale importanza sia nel cucciolo che nell’adulto.

Evitare i contatti non basta!

Le patologie per le quali bisogna vaccinare il coniglio sono tre malattie infettive di natura virale altamente contagiose e a elevata mortalità. Essendo il contagio possibile anche per via indiretta, non bisogna pensare che il nostro pet, restando in casa senza contatti con altri conigli, possa essere protetto. Spesso, infatti, la diffusione e trasmissione dei virus può verificarsi tramite veicoli, strumenti, alimenti o anche vettori animati come persone, altri animali che fungono da serbatoio e insetti ematofagi.

Anche se il coniglio è già provvisto di un libretto sanitario sarà opportuno valutare l’aggiornamento periodico delle vaccinazioni.

 

La gravità della Mixomatosi

La Mixomatosi è una grave malattia contagiosa a carattere infettivo e diffusivo, endemica in Italia, causata da un poxvirus molto resistente nell’ambiente. Colpisce sia conigli giovani che adulti, determinando forme iperacute – mortali in tempi brevissimi – e forme di malattia più lente con lesioni tipiche agli occhi, tumefazioni ed edemi cutanei nonché gravi affezioni respiratorie. Il vaccino è molto protettivo e può essere sia semestrale che annuale.

Proteggersi contro MEV e MEV2

Un’altra malattia infettiva altamente contagiosa è la Malattia Emorragica Virale (MEV) causata da un calicivirus. Sono presenti nel nostro Paese due distinti sierotipi: il virus “classico” e il più recente sierotipo francese, responsabile della cosiddetta MEV2, in grado di provocare la malattia anche con piccole dosi infettanti e colpire soggetti di poche settimane di vita. Sono entrambe patologie così letali da causare la morte anche in poche ore e forme emorragiche che coinvolgono tutti gli organi. Fortunatamente, però, esistono due vaccinazioni che danno un’ottima protezione e vanno ripetute periodicamente.

Le zanzare possono albergare i virus anche per molti mesi e trasmetterli al pet con la loro puntura!

 

Attenzione ai parassiti

Oltre a quelle infettive, il coniglio dev’essere protetto dalle malattie parassitarie. Luogo di provenienza, convivenza con altri animali domestici e contatti esterni di vario tipo possono essere motivo di infestazione. Tra i parassiti esterni troviamo le pulci, debilitanti e fastidiose, che nutrendosi di sangue possono trasmettere malattie; gli acari, responsabili della rogna delle orecchie e della rogna sarcoptica nonché della rogna da Cheyletiella, contagiosa anche per l’uomo.

Esami e cure

Una raccomandazione: gli antiparassitari devono essere sempre prescritti da un veterinario, in quanto alcuni prodotti comunemente usati per i cani e i gatti sono letali per il coniglio! Per quanto riguarda i parassiti interni, poi, sarà di fondamentale importanza a scopo preventivo un esame delle feci per poter individuare i vermi intestinali e i temibili coccidi, protozoi responsabili di patologie intestinali ed epatiche.

Ulteriori accertamenti

Nel complesso della prevenzione, infine, è consigliabile non trascurare di accertare l’eventuale positività del coniglio all’Encephalitozoon cunicoli, un protozoo che può parassitare il tessuto nervoso dei conigli. Non necessariamente questo parassita determina forme cliniche evidenti, ma quando la malattia si manifesta può essere molto grave, a volte non guaribile. Bisogna ricordare, inoltre, che trattandosi di una zoonosi, un coniglio eliminatore di spore con le urine può trasmettere questo microorganismo anche all’uomo, risultando pericoloso per le persone immunocompromesse.

A cura di Argentina Raggio, Medico veterinario specialista in clinica e patologia degli animali da affezione