Acquariologia

I nani dell'acquario: guida ai pesci tropicali in miniatura

Sempre più appassionati, negli ultimi anni, si stanno dedicando all'allevamento di pesci di piccolissime dimensioni. Si tratta di specie tropicali diffuse in varie parti del pianeta, che spesso non superano da adulte i 2 cm. Ecco alcuni consigli!

Si tratta di specie tropicali diffuse in varie parti del pianeta, che spesso non superano da adulte i 2 cm.

Hanno colori vivaci e sono affascinanti da osservare nei loro branchi che si muovono compatti in vasca.

Questi piccoli pesci vengono spesso indicati con il termine inglese di “nanofish” che, però, più che alle loro dimensioni, fa riferimento a tutti quei pesci giudicati come adatti a vivere in acquari di piccole o piccolissime misure. Qui, invece, si intende descrivere brevemente quelle specie di branco che non superano da adulte i 2-2,5 cm e che, quindi, ben si adattano anche ad acquari piccoli (ma non troppo), dedicati prevalentemente al loro allevamento.

Le specie più diffuse fra gli acquariofili appartengono principalmente alla famiglia dei Caracidi del Sudamerica e a quella dei Ciprinidi del sud-est asiatico.

 

I Caracidi

I Caracidi sono una grande famiglia di pesci di piccole dimensioni, diffusi principalmente in Sud America e Africa, della quale fanno parte anche specie molto popolari come neon e cardinali.

Fra i più piccoli ritroviamo i Paracheirodon simulans (neon verde), gli Hyphessobrycon amandae e gli H. elachys. In particolare, le prime due specie sono amate dagli appassionati per la loro colorazione appariscente: il Paracheirodon simulans ricorda molto il comune neon (Paracheirodon innesi), ma con la differenza di avere una colorazione del dorso verde-azzurro e non blu e di essere, appunto, di taglia ancora più piccola, mentre l’H. amandae - una volta ambientato - mostra una bella colorazione giallo arancio che gli è valsa il nome inglese di Ember Tetra.

 

I Ciprinidi

La famiglia dei Ciprinidi è diffusa in Africa, Europa, Asia e Nord America. Le specie di nostro interesse si trovano nel Sud-Est asiatico: tra queste, le più diffuse in acquariofilia sono Boraras brigittae, Danio margaritatus e Trigonostigma (Rasbora) espei.

Il genere Boraras comprende diverse specie di piccoli pesci piuttosto simili fra loro che non superano i 2,5 cm, caratterizzati da una colorazione arancio rossastra, mentre il Rasbora espei ricorda molto in colorazione e livrea la popolarissima Rasbora heteromorpha, ma di dimensioni ancora più contenute.

Una menzione particolare merita sicuramente il Danio margaritatus, noto in commercio col nome di Rasbora Galaxy: si tratta di un pesciolino di appena 2 cm, caratterizzato da splendide pinne rossastre e un corpo blu ricoperto completamente da piccoli punti bianco crema che ricordano un cielo stellato.

 

I nani dell'acquario

 

I Corydoras pygmaeus

Questo piccolo callittide (i callittidi sono pesci adattati a vivere tra i fondali), che non arriva ai 2 cm, è sicuramente da segnalare: oltre a essere il “nano” fra i Corydoras, al contrario dei suoi simili ha l’abitudine di nuotare a mezz'acqua e non sul fondo della vasca.

La bella livrea bianco sporco, con una vistosa linea nera orizzontale al centro del corpo, completa la descrizione di questo “pesce da fondo”, che da fondo non è.

 

Per un buon allevamento

Questi piccoli pesci sono generalmente piuttosto timidi e, per sentirsi a loro agio e mostrarsi in tutta la loro bellezza, necessitano di essere allevati tassativamente in gruppo, all’interno di vasche ricche di una folta vegetazione e senza la presenza di pesci aggressivi. L'acqua dev’essere di buona qualità, povera di sostanze inquinanti, con durezza medio bassa e pH neutro o leggermente acido. La temperatura, invece, va mantenuta tra i 24 e i 26° C.

 

Alimentazione e convivenza

La loro alimentazione è per lo più carnivora oppure onnivora. In natura, predano principalmente larve di insetti, mentre in acquario di solito accettano un po' di tutto, dal cibo in scaglie e in granuli al surgelato nonché, naturalmente, il cibo vivo purché di dimensioni adeguate.

È molto importante assicurarsi che questi pesciolini mangino frequentemente e che l’alimentazione sia molto varia, in quanto tendono a dimagrire in maniera piuttosto rapida. Vista l'assoluta necessità di allevarli in branchi da almeno 10 o 15 esemplari, è consigliabile che la vasca non abbia una capacità inferiore ai 30-40 litri.

Se le dimensioni dell’acquario lo permettono, poi, è possibile la convivenza con pesci di piccole dimensioni (come ciclidi nani), altri pesci di branco, oppure con pesci che occupano altri spazi della vasca - come piccoli callittidi (Corydoras, Ancistrus, ecc), i quali stazionano principalmente sul fondo - o, infine, con pesci accetta (Carnegiella) che stanno in superficie.

 

Riproduzione

La riproduzione di questi pesciolini in acquario è possibile e, talvolta, si verifica spontaneamente. Tuttavia non è semplice per l'acquariofilo inesperto ottenere risultati numericamente soddisfacenti.

Gli esemplari provenienti dall'ambiente naturale sono più delicati di quelli nati in allevamento, ma tutti hanno bisogno di una buona qualità dell’acqua. È importante sapere che questi pesci rilasciano le loro uova fra la vegetazione acquatica, senza prestare alcuna cura parentale.

L’alimentazione degli avannotti, poi, è complessa, a causa delle loro piccole dimensioni: soprattutto nei primi giorni di vita, infatti, necessitano di cibo vivo microscopico, come i parameci (organismi unicellulari non visibili a occhio nudo).

 

Conclusione

Questi pesci non sono sempre facili da reperire nei negozi, ma sicuramente vale la pena fare qualche sforzo per la loro ricerca, in quanto permettono di riprodurre anche in un piccolo acquario casalingo lo spettacolo affascinante e ipnotico del grande branco che si muove compatto e all’unisono.

 

Questi pesciolini possono convivere in acquario anche con gamberetti del genere Neocaridina.

 

Per un buon allevamento, il pH dell’acqua dev’essere neutro o leggermente acido.

 

A cura di Stefano Mongiusti, Medico veterinario, acquariofilo ed erpetofilo

 

DOMANDE FREQUENTI

-Quali specie di pesci nani sono consigliate per principianti?

I Boraras e le Microrasbora sono specie particolarmente indicate per principianti grazie alla loro resistenza e adattabilità. Anche i piccoli Rasbora, come il Rasbora heteromorpha, e alcuni Caracidi nani offrono un buon compromesso tra bellezza e facilità di gestione, richiedendo poche attenzioni speciali se mantenuti in un ambiente stabile.

-Quanto è difficile gestire un acquario con pesci nani?

La gestione dei pesci nani nell'acquario è relativamente semplice per gli appassionati, richiedendo principalmente attenzione alla qualità dell'acqua e all'alimentazione equilibrata. Questi affascinanti esemplari miniaturizzati necessitano di vasche ben piantumante con vegetazione abbondante e parametri stabili, ma ripagano con colorazioni vivaci e comportamenti sociali interessanti. Ideali per nano-acquari e spazi ridotti, i pesci nani come Boraras e Microrasbora rappresentano la scelta perfetta per chi desidera un ecosistema acquatico di facile manutenzione ma di grande impatto estetico.

-Quali sono i benefici di scegliere pesci nani per il proprio acquario?

I pesci nani offrono numerosi vantaggi: richiedono vasche di dimensioni ridotte, consumano meno risorse, creano minor carico biologico e permettono di allestire ecosistemi completi anche in spazi limitati. Le loro vivaci colorazioni e i comportamenti sociali interessanti garantiscono un alto impatto estetico, mentre la loro natura generalmente pacifica li rende ideali per acquari comunitari.

-Quanto spazio serve per un acquario con pesci nani?

Per allevare pesci nani è sufficiente un acquario di dimensioni contenute, a partire da 20-30 litri per piccoli gruppi di specie come i Boraras. L'importante è garantire un volume adeguato al numero di esemplari, considerando che molte specie necessitano di vivere in gruppo di almeno 6-8 individui per esprimere un comportamento naturale e ridurre lo stress. Acquari da 40-60 litri rappresentano una soluzione ideale che bilancia praticità di gestione e benessere dei piccoli abitanti.

 

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