QUANDO È CORRETTO MESCOLARE PROTEINE DIVERSE?
Dobbiamo per forza scegliere un solo gusto e somministrare sempre lo stesso al mio amico a 4 zampe, oppure posso mescolare proteine diverse all’interno della sua dieta? Scopriamolo insieme.
La gamma di alimenti Monopro è formata da alimenti secchi e umidi completi e da snack complementari, formulati ciascuno con una singola fonte proteica di origine animale. I gusti tra cui è possibile scegliere sono numerosi. Per il cane: maiale, agnello, pollo, manzo, tacchino, salmone, quaglia e cervo. Mentre per il gatto: tacchino, manzo, salmone, anatra e trota.
A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda:
“devo per forza scegliere un solo gusto e somministrare sempre lo stesso al mio amico a 4 zampe, oppure posso mescolare proteine diverse all’interno della sua dieta?”
Rispondiamo quindi a questo quesito!
Dieta multi proteica o monoproteica: quale è meglio?
La prima cosa da puntualizzare è che non c’è una scelta migliore o peggiore a prescindere, ma tutto dipende dalle caratteristiche individuali del pet e, perché no, anche dalle sue preferenze.
Innanzitutto, è importante sapere che sia la dieta cosiddetta “multiproteica”, ovvero quella che contiene più di una fonte di proteine (es: pollo, agnello e anatra) sia la dieta “monoproteica”, ovvero quella che contiene una sola fonte di proteine (es. solo maiale) possono avere dei vantaggi per il nostro cane o gatto. Ne abbiamo elencati alcuni in altri articoli già pubblicati (vedi “i vantaggi dell’alimentazione multiproteica” e “quando è utile un alimento monoproteico”).
Tutti gli alimenti secchi e umidi della linea Monopro sono completi: questo significa che ciascun alimento è in grado di soddisfare pienamente i fabbisogni nutrizionali del soggetto a cui è indirizzato. Di conseguenza, anche somministrando tutti i giorni lo stesso alimento non si incorrerà nel rischio di creare delle carenze al nostro pet. Ma questo non significa che non sia possibile mescolarli tra loro.
Quando è possibile mescolare proteine diverse
Se il nostro amico a 4 zampe è un soggetto adulto e sano, è assolutamente possibile e corretto far ruotare all’interno della sua dieta alimenti diversi. Possiamo farlo attraverso diverse modalità, tutte legittime, per esempio:
- Scegliere un solo alimento secco monoproteico e mescolarlo con alimenti umidi di gusti diversi: questa strategia è particolarmente vantaggiosa in alcune situazioni, per esempio il caso tipico del gatto che inizialmente mangia con gusto un determinato patè, ma che dopo qualche giorno lo rifiuta, quasi schifato: queste reazioni non sono dovute alla qualità dell’alimento, ma proprio ad una necessità di variare spesso la dieta. Ecco che, alternando patè con fonti proteiche diverse, sarà possibile nella maggior parte dei casi aggirare questa problematica!
- Alternare diversi alimenti secchi monoproteici: anche questa scelta può essere valida, e può essere un modo per abituare il cane o il gatto ad accettare alimenti diversi senza essere per forza vincolati alla singola tipologia e gusto. Questo può anche tornare utile in situazioni in cui non sia possibile reperire il solito alimento (es. una vacanza) oppure nel caso in cui sia necessario cambiare la dieta per qualche tempo o in maniera repentina, per esempio per motivazioni mediche, come l’insorgenza di una patologia che richiede il passaggio ad una dieta specifica.
È quindi possibile, per esempio, alternare gusti diversi ogni volta che si termina una confezione. In questo caso si consiglia come accortezza quella di fare un passaggio graduale tra i due alimenti, sostituendo quello vecchio con quello nuovo nell’arco di almeno 3-4 giorni.
Quando è indicato NON mescolare proteine diverse
Tendenzialmente quando si sospetta o si ha la certezza che il proprio cane o gatto abbia una sensibilità alimentare verso uno o più ingredienti: in questo caso è preferibile adottare una dieta con un ristretto numero di fonti proteiche, almeno per un determinato periodo di tempo (solitamente 8-12 settimane).
In questi casi è sempre utile fare riferimento alle indicazioni del proprio medico veterinario curante.
Lo specialista della nutrizione