Vita a sei Zampe

ADOTTARE UN CANE ADULTO, UNA SCELTA D’AMORE

L’arrivo in famiglia di un cane adulto o anziano è sempre una piacevole scoperta: per farlo ambientare alla sua nuova casa e alla sua nuova routine, bisogna avere pazienza e rispettare i suoi tempi.

Gran parte delle persone che si recano in un canile per adottare ignora le grandi qualità di un cane adulto e, ancor più, anziano. Il timore espresso più frequentemente è che non si affezioni, non possa essere educato, non sia un piacevole compagno di vita. Quanto si sbagliano!

Adulto e con un bagaglio di esperienze

Come ha scritto mia madre dopo aver accolto Paul, cane anziano entrato in canile a un anno e arrivato in casa sua a 12 anni, un pet adulto sa già vivere la vita a modo suo. «Mi ha insegnato, innanzitutto, che non siamo “padroni” di nessuno, neppure di un cagnetto vecchierello salvato dal canile, perché in qualche modo si era dovuto organizzare la sua vita difficile, perciò sei tu che devi conquistare la sua fiducia dopo tanta solitudine e fatica di vivere, non viceversa. Mi ha insegnato che un linguaggio comune, quello quotidiano e familiare che lui non conosce, non si improvvisa ma si conquista pian piano osservando attentamente “l’effetto che fa”. Mi ha insegnato, però, che nessun canile, nessuna violenza che la bestiola può aver subito (ma non era il caso di Paul, amato vecchietto) cancellano definitivamente in lui la voglia di “affidarsi a”, di “fidarsi di” e di amare un umano perché nella sua indole, nella sua natura la voglia di interazione con gli umani c’è ancora tutta. È istinto, insomma».

 

L’accoglienza

Cambiare stile di vita, luogo, cibo, routine e amicizie è difficile. Non basta la gratitudine per abbandonarsi serenamente e immediatamente a così tanti cambiamenti. Perciò, la parola d’ordine per accogliere in famiglia un cane adulto è: pazienza. Una pazienza che sarà ripagata con un’incredibile dose d’amore. Un cane adulto vissuto in una situazione differente da quella in cui viene accolto dovrà conoscere l’ambiente domestico, gli oggetti che potrebbe non aver mai visto (la tv o la lavatrice, ad esempio); forse proverà smarrimento e, per i primi tempi, avrà difficoltà a restare da solo. Perciò è fondamentale dargli tempo, rassicurazioni e attendere che la sicurezza si faccia strada sul timore. Sarà utile presentargli gradualmente la casa, le persone che la frequentano, le sue cose e dargli modo di sentirsi a suo agio.

 

L’educazione

Educare altro non è che aiutare un individuo a vivere le proprie attitudini in adattamento con l’ambiente di vita. Perciò dovremo tenere conto di dove ha vissuto il nuovo arrivato e con l’aiuto di un educatore cinofilo potremo valorizzare ciò che già conosce. Che i bisogni si fanno durante una passeggiata, ad esempio, potrebbe saperlo già oppure avere necessità di scoprirlo con noi. Lo aiuteremo facendo frequenti uscite, gratificandolo con qualche parola di apprezzamento quando li farà nel luogo opportuno. Lo aiuteremo, insomma, a fare ciò che per sua natura fa nel modo migliore per vivere accanto a noi.

L’ansia per la solitudine

Può accadere che nei primi tempi il cane abbia delle difficoltà a restare da solo. Non dimentichiamo che può aver vissuto un abbandono e, forse, qualche anno di attesa in un canile, perciò avrà un attaccamento profondo e immediato verso chi gli ha dato finalmente sicurezza e famiglia. Anche per questo aspetto saranno necessari tempo e molta pazienza; dovremo aiutare il nuovo arrivato ad attendere qualche minuto nel suo cuscino anziché seguirci in ogni stanza, dargli qualcosa da sgranocchiare mentre si rilassa e ci attende, gratificarlo quando lo troveremo sereno in una stanza diversa da dove eravamo: fargli sperimentare, insomma, che il distacco e l’autonomia non sono un nuovo abbandono.

Conoscersi

Quando arriva da noi già adulto, un cane ha vissuto una sua storia, conosciuto buone e cattive persone, imparato la diffidenza sebbene non gli appartenga. Conoscere la sua storia ci aiuterà a farci conoscere, a presentarci come la sua famiglia, a conquistare la sua fiducia. Il cane desidera sentirsi parte del nucleo familiare e delle sue abitudini, perciò avremo un attento osservatore che certamente ci faciliterà nel compito di conoscerlo e di presentarci a lui.

A cura di Maria Chiara Catalani, Medico Veterinario esperto in comportamento animale.