Nutrizione e Salute

UNA DIETA A PROVA DI TARTARUGA

Per aiutare le nostre piccole amiche a crescere forti e in salute, è necessaria un’alimentazione variegata, sana e ricca di vitamine e calcio.

Le tartarughe d’acqua dolce sono tra gli animali domestici più semplici da allevare e accudire: per poterci prendere cura di questi simpatici rettili, è importante conoscerne bene le caratteristiche e, soprattutto, le abitudini alimentari, che variano a seconda della specie e dell’età.

 

Una dieta diversificata

La razza più comune è quella delle Trachemys Scripta – originaria del continente americano – con le sue due sottofamiglie, la “elegans” e la “scripta scripta”: appena neonate, le testuggini sono carnivore ma, crescendo, cambiano istintivamente regime alimentare e cominciano a nutrirsi di vegetali.

 

Iniziamo con le proteine…

Nella prima fase, le tartarughe possono assumere carne rossa o bianca, scottata al punto giusto in modo da scongiurare il rischio di salmonella. Dobbiamo ricordare di non eccedere nelle quantità, poiché troppe proteine provocano il malfunzionamento dei reni.

… poi le verdure

Per abituarle al cambio di dieta, nutriamole con della verdura già a partire dai primi mesi di vita: insalata, radicchio, tarassaco e trifoglio sono gli alimenti ideali, perché ricchi di calcio. Per iniziare, quindi, prepariamo delle polpette di carne e inseriamo nell’impasto i vegetali.

Il menù a base di pesce

Immerse nel loro habitat naturale, le Trachemys si nutrono anche di pesci d’acqua dolce: andranno ghiotte per polpettine a base di trota, che possiamo alternare – in rari casi – con pesci d’acqua salata, come salmone, sardine, alici o merluzzo.

Occhio alle dimensioni

In tenera età, le tartarughe devono essere nutrite quotidianamente, anche con due pasti giornalieri. Una volta diventate adulte, il loro metabolismo rallenta e riescono a mangiare anche solo tre volte a settimana. Non dimentichiamo di misurare le porzioni di cibo, che devono essere in quantità pari rispetto alle dimensioni della testa.

Non solo gamberetti

L’errore più comune è quello di non diversificare l’alimentazione: gli esperti, infatti, affermano che una dieta a base di soli gamberetti provoca la carenza di vitamina A e, di conseguenza, causa cecità, difficoltà legate alla crescita e patologie ossee metaboliche gravi che mettono a rischio lo sviluppo del carapace.

 

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Alimento particolarmente appetibile per le tartarughe grazie al contenuto del 20% di gammarus nei granuli galleggianti. Garantisce il giusto apporto di minerali e vitamine e i suoi valori nutritivi lo rendono ideale sia per la buona salute delle tartarughe che per uno corretto sviluppo delle carapace. Il contenuto ottimale di proteine, grassi, calcio, fosforo e fibre, inoltro, assicura una corretta digestione.

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A cura di Federica Bartoli