Laghetto artificiale: un angolo di natura in giardino
Uno stagno artificiale, con le sue piante e i pesci colorati, aumenta senza dubbio la bellezza del proprio giardino. Vediamo quali accortezze seguire per costruire un laghetto domestico che non sia solo piacevole alla vista, ma anche in salute.
Per chi ha la fortuna di avere a disposizione un piccolo giardino, la creazione di uno stagno artificiale può rappresentare – oltre che un abbellimento – un interessante angolo di natura da osservare.
La collocazione ideale
Scegliere la giusta posizione può sembrare una cosa banale, ma in realtà seguire qualche piccolo accorgimento porta numerosi benefici. Il laghetto non andrebbe sistemato vicino ad alberi e grossi cespugli in quanto le loro radici potrebbero danneggiare la struttura, mentre le foglie in autunno inquinerebbero eccessivamente il piccolo bacino.
Attenzione alla luce
Un’altra accortezza dovrebbe essere quella di cercare una corretta esposizione al sole, affinché lo specchio d’acqua riceva la luce diretta solo per poche ore al giorno, in modo da non favorire un eccessivo sviluppo di alghe. Questo fa sì, inoltre, che in estate non si verifichi un pericoloso innalzamento della temperatura dell’acqua.
La costruzione
Se per piccoli bacini di poche centinaia di litri si possono usare vasche preformate in materiale plastico o in vetroresina, per specchi d’acqua più grandi si utilizzano specifici teli in PVC trattati per resistere al variare delle temperature e ai raggi UV. Questi teli sono garantiti per molti anni, per cui sono caldamente consigliabili.
Profondità dell’acqua e filtro
Il laghetto dovrà essere progettato con almeno una zona dove l’acqua sarà profonda non meno di cinquanta centimetri, in modo da permettere a eventuali pesci in esso ospitati di sopravvivere senza problemi alle basse temperature invernali. Sempre se si desidera allevare pesci, poi, occorre prevedere l’utilizzo di un filtro specifico con una pompa che provveda a ossigenare l’acqua attraverso un getto a pioggia.
Gli ospiti del laghetto
Uno degli aspetti più affascinanti di un piccolo stagno casalingo è il poter assistere al trascorrere delle stagioni attraverso i cambiamenti che avvengono sulla sua flora e sulla sua fauna: il risveglio primaverile di piante e pesci, la fioritura estiva, i colori autunnali e il lento prepararsi al riposo invernale. Fra gli ospiti più comuni ricordiamo i pesci rossi, che in questo ambiente si troveranno decisamente più a loro agio rispetto alle piccole vasche casalinghe, e le colorate koi, carpe selezionate in oriente dalle livree fantastiche.
E’ molto importante che la luce del sole batta sul bacino solo per poche ora al giorno, così da non innalzare troppo la temperatura dell’acqua e non favorire lo sviluppo delle alghe.
Le piante
Per la flora, invece, impossibile non ricordare le ninfee, disponibili in varie dimensioni e colori, ma anche le tantissime piante acquatiche e palustri che sviluppano in acqua il loro apparato radicale, contribuendo in tale maniera al mantenimento di una migliore qualità dell’acqua stessa.
Cosa mangiano i pesci?
I pesci del laghetto si nutriranno delle alghe e degli insetti che trovano nello specchio d’acqua, ma tutto ciò non sarà sufficiente al loro sostentamento a meno che non si abbiano pochissimi esemplari in svariate migliaia di litri. Usare giornalmente un mangime apposito per pesci d’acqua fredda è, senza dubbio, consigliabile. Si tratta di pellet in grado di galleggiare sulla superficie in modo da evitare che si disperdano e inquinino inutilmente l’acqua. Durante la stagione invernale, quando le temperature si mantengono stabilmente sotto i 10-12°C, il metabolismo dei pesci risulta molto rallentato per cui l’alimentazione va sospesa fino all’arrivo della bella stagione.
A cura di Stefano Mongiusti, Medico Veterinario, acquariofilo ed erpetofilo