LEVRIERI: SPLENDIDI ESEMPLARI DA SALVARE
Dotati di un aspetto elegante e una spiccata intelligenza, questi cani sono spesso vittime di veri e propri massacri in diversi Paesi del mondo: l’associazione Pet Levrieri è fortemente impegnata nella loro difesa e ne promuove l’adozione, ben consapevole dell’amore che possono portare nella vita di ognuno di noi.
«Esistono Paesi nel mondo in cui, purtroppo, i levrieri non hanno gli stessi diritti degli altri cani: nessuna famiglia che li coccoli, nessuna casa accogliente, neanche giochi e sicurezza. Al contrario, nascere levriero significa essere sottoposto a uno spietato e violento sfruttamento. I greyhound e i galgo spagnoli, in particolare, sono vittime di continui massacri perché maltrattati nelle corse e nella caccia a vista: ogni anno, tra Spagna, Irlanda e Gran Bretagna ne vengono uccisi circa 70.000». È con queste parole che inizia la nostra chiacchierata con Stefania Traini, presidente dell’associazione onlus Pet Levrieri, impegnata quotidianamente nel salvare questi esemplari da un’esistenza impietosa.
Un cane sensibile e affettuoso
Veloci e resistenti, i levrieri hanno un carattere mansueto ed estremamente sensibile: sviluppano nei confronti del padrone una forte devozione, costruendo con lui un rapporto profondo. Un levriero ama trascorrere il tempo con i propri familiari, facendo lunghe passeggiate o attività che ne stimolino la spiccata intelligenza e le abilità sociali. «Sono animali di grande affezione, compagni di vita a 360 gradi e dotati di un’elevata resilienza, cioè la capacità di superare positivamente il loro passato di deprivazione e sfruttamento, mantenendo un equilibrio interiore e buone risorse emotive» continua Stefania Traini.
Adozioni sicure e consapevoli
Compito dell’associazione, dunque, è garantire a questi splendidi cani una vita dignitosa e piena d’amore favorendone l’adozione. Un compito delicato, che dev’essere seguito con scrupolo, inserendoli in un contesto familiare idoneo. Il primo passo da compiere dai futuri adottanti è la compilazione di un modulo presente sul sito dell’associazione, che li contatterà telefonicamente per valutarne la situazione familiare: solo in caso di esito positivo ci sarà una visita pre-adottiva, dalla quale dipenderà il completamento della pratica. «Attraverso la visita pre-affido – ci spiega il presidente – possiamo verificare se esistono davvero le condizioni per l’adozione e capire qual è il levriero più adatto considerando, ad esempio, se in casa ci sono altri cani, gatti o bambini. È importante, inoltre, valutare quale sia lo stile di vita dei richiedenti e la loro esperienza nella gestione dei cani: il nostro obiettivo è di garantire a ciascun levriero la famiglia giusta, con la quale costruire una relazione affettiva armoniosa e di benessere».
Un ultimo step
Una volta sinceratisi delle condizioni familiari, gli addetti propongono il levriero più idoneo (grey, galgo o lurcher): se la famiglia adottiva accetta questa proposta e devolve all’associazione la donazione minima prevista, si formalizza l’adozione e non resta che aspettare l’arrivo del cane dai rifugi spagnoli o irlandesi.
L’incontro tra cane e nuovi proprietari
«La giornata di consegna degli animali – ci racconta Stefania Traini – è per tutti noi una grande festa ricca di emozioni, un momento che cerchiamo di realizzare a misura di cane e nel rispetto delle loro esigenze». Nel corso di questa giornata è previsto anche un corso gratuito per le famiglie adottive, tenuto da professionisti cinofili che forniscono indicazioni e consigli utili per impostare al meglio l’inserimento del nuovo arrivato a quattro zampe nel proprio contesto familiare.
Mai più soli!
Cosa succede dopo l’adozione? Il periodo che segue l’ingresso del cane nella nuova casa è fondamentale per il suo benessere e, per questo motivo, gli adottanti continuano a essere seguiti dall’associazione. Soci e volontari, infatti, sono sempre a disposizione per fornire il proprio supporto durante l’integrazione del levriero e nelle fasi successive della sua vita. Non solo: «organizziamo costantemente corsi dedicati agli adottanti finalizzati a fornire competenze per una migliore gestione del cane e una relazione adeguata. Anche questi corsi sono tenuti da educatori, istruttori cinofili e medici veterinari comportamentisti» conclude il presidente di Pet Levrieri.
In viaggio verso l’Italia
Il benessere dei levrieri salvati dalle atrocità a cui vengono destinati sin da piccoli è il primo obiettivo dell’associazione, che se ne prende cura già a partire dal loro trasporto in Italia. Il viaggio dai rifugi spagnoli, irlandesi e inglesi, infatti, avviene nel pieno rispetto delle loro esigenze, all’interno di un furgone in regola con la normativa europea e italiana per il trasporto degli animali di affezione. I levrieri sono sistemati in singole gabbie spaziose, con aria condizionata e riscaldamento per garantire loro viaggi comodi e senza rischi.
Per saperne di più: www.petlevrieri.it
Email:info@petlevrieri.it
A cura di Federica Bartoli