Curiosità

L’ESPERTA CHE COMUNICA CON GLI ANIMALI

Parlare con gli animali, comprendere il loro stato d’animo e le loro emozioni è possibile. Come? Ce lo spiega Valeria Boissier, “animal communicator” che, attraverso la telepatia, aiuta i nostri “amici pelosi” a migliorare la loro vita e quella di chi se ne prende cura.

 

 

Quando ha deciso di dedicarsi agli animali e al loro benessere?

Da piccola avrei sempre voluto studiare il comportamento degli animali, ma la vita mi ha portato a dovere fare altre scelte. Poi, un giorno, a casa mia è nato un cane di nome Baloo. Crescendo ha cominciato ad avere problemi comportamentali, quindi sono andata alla ricerca di soluzioni che lo potessero aiutare a stare meglio e a vivere con una qualità di vita migliore. Abbiamo partecipato a corsi e a formazioni di diversi tipi che ci hanno portato così ad aiutare anche altri binomi (cane e proprietario) in difficoltà.

La sua principale attività riguarda l’”animal communication”: in cosa consiste?

È una tecnica che ho imparato a Los Angeles da un’”animal communicator” molto famosa, Carol Gurney. In effetti è una vera e propria telepatia con gli animali e consiste nel passaggio di più informazioni tra le anime. Un passaggio che può avvenire attraverso immagini, emozioni, sensazioni, pensieri o parole.

È davvero possibile, quindi, entrare in contatto con un animale: a cosa serve la telepatia e come, in effetti, il pet riesce a comunicarci i suoi pensieri?

Gli animali sono come noi, sono individui che vivono di istinto ma anche di emozioni e sentimenti. Comunicando con loro, si possono capire tante cose, come ad esempio cosa li spinge a comportarsi in un modo o in un altro. Così loro si possono esprimere e raccontare, e questo è un grande regalo che possiamo far loro, perché si sentono visti e ascoltati. Capire meglio il nostro animale e farsi capire a nostra volta può fare la differenza: gli animali vivono così tante emozioni e avere una visione più ampia può essere di grande aiuto. Può essere utile anche per comprendere alcuni problemi comportamentali: quando riusciamo a capire perché si comportano in un determinato modo sappiamo poi come gestire meglio le situazioni. Altrettanto importante è l’aspetto legato alla salute fisica: ovviamente non si fanno diagnosi, ma si può capire come si sente l’animale e qual è il suo reale disagio.

 

Si può comunicare con tutte le specie?

Si, possiamo comunicare con tutti gli animali, anche se nella nostra società conviviamo principalmente con i mammiferi e gli uccelli.

Dal punto di vista umano, invece, è un’attività che possono fare tutti o serve una sensibilità-predisposizione particolare?

Come in tutte le tecniche, c’è chi è più portato e chi lo è meno, ma abbiamo tutti la capacità di farla. Come dico sempre, ci vogliono solo tanta pratica e costanza.

Quali sono i benefici, a livello personale ed emozionale, per chi comunica con un animale?

Parlare con loro ci arricchisce tantissimo e, senza dubbio, ci fa crescere in modo inimmaginabile!

 

Lei è anche un’esperta del cosiddetto “tellington touch”: che cos’è e quando è utile farne ricorso?

È una tecnica molto pratica e gentile basata sulla cooperazione, il rispetto e l’ascolto, che aiuta l’animale a ritrovare un equilibrio fisico, mentale ed emozionale. Attraverso diversi strumenti potremo aiutare animali timidi, reattivi, iperattivi o con problemi di salute a stare meglio in famiglia e nella nostra società. Contribuisce anche a stabilire un rapporto profondo fra persone e animali, attraverso una comprensione crescente e una comunicazione migliore.

 

Il “tellington touch” basato su una migliore comprensione dell’animale, aiuta a stabilire una profonda relazione tra lui e l’essere umano.

 

 

Ha qualche episodio o aneddoto che ricorda con piacere?

Per me gli animali sono una grande fonte di riflessione e saggezza. Di aneddoti ce ne sono tantissimi, varie frasi o situazioni che mi hanno colpito per la loro profondità. Vi faccio qualche esempio: una volta, unna persona ha chiesto al suo gatto di lottare insieme a lei per rimanere in vita e lui le ha risposto: “mi chiedi di lottare per la mia vita, ma tu cosa fai per la tua??”; oppure ricordo i due cani di famiglia che litigano e uno dice dell’altro: “è proprio stupido, non capisce niente!!”.

Potrei raccontarvi, inoltre, di un cavallo che da un giorno all’altro ha iniziato ad agitarsi nel suo box e poi ha chiesto di cambiare posto: solo in quel momento si è rilassato, perché erano stati realizzati dei lavori e lui non si sentiva più in sicurezza.

La cosa stupefacente è che gli animali capiscono anche il significato delle parole! Durante la mia formazione negli Stati Uniti, un cavallo mi ripeteva sempre che era “hunk” (parola dello slang americano) e io non capivo cosa volesse dire: poi il suo proprietario mi ha spiegato che lo chiamava così tutti i giorni e quindi dicendogli che era “hunk”, gli diceva che era un “figo” e lui era molto consapevole e sicuro di se stesso!

A cura di Stefania Colasuono