Comportamento ed educazione

MICIO E LA CASSETTA IGIENICA: ISTRUZIONI PER L’USO

Il gatto impara a usare la cassetta nel tempo, mostrando preferenze ed esigenze diverse durante la crescita. Può succedere, però, che da piccolo o da adulto non la utilizzi. I motivi? Scopriamoli insieme.

gattini non sono in grado di urinare e defecare da soli fino alla terza-quarta settimana di vita, quando iniziano anche a mangiare autonomamente. Per questo, fino a quel momento, la mamma lecca la loro zona ano-genitale, stimolando così l’emissione delle deiezioni.

Imitare i più grandi

I piccoli imparano, in seguito, a eliminare in autonomia osservando il comportamento della madre e degli altri gatti adulti con cui vivono. I “grandi” mostrano loro il luogo adatto (la cassetta) e “come si fa”: annusare per trovare la zona della lettiera più adatta, scavare, girare su se stessi accovacciandosi progressivamente, svuotare la vescica o defecare, annusare la zona sporcata e, quindi, coprire gli escrementi.

I bisogni del piccolo

Il gattino e l’adulto, però, hanno esigenze diverse. Fino ai tre-quattro mesi di età, la cassetta deve avere un bordo basso ed essere collocata a qualche metro di distanza dal cibo, dall’acqua e dalla cuccetta, così che il piccolo possa accedervi con facilità. È opportuno creare almeno due aree così “arredate”: una nella zona giorno e una nella zona notte dell’abitazione, affinché tutto possa essere “a portata di zampa”. Le esigenze del gatto cambiano, poi, con la crescita. Le dimensioni della cassetta, quindi, devono via via consentirne un comodo accesso, così da farlo entrare, scavare, coprire e uscire senza difficoltà.

Preferenze diverse

È importante sapere che la maggior parte dei piccoli felini preferisce urinare e defecare in zone differenti e che, quando più gatti coabitano nella stessa casa, è opportuno acquistare una cassetta in più rispetto al loro numero, così che almeno una sia sempre pulita. Alcuni gattini, poi, preferiscono usarne una chiusa per avere un po’ di privacy, mentre altri la gradiscono aperta.

La migliore sistemazione

La cassetta dev’essere collocata in una parte tranquilla dell’abitazione, lontano dalla ciotola del cibo, dell’acqua e dai luoghi di riposo. Consiglio di creare uno strato di almeno cinque centimetri di lettiera all’interno, così che le attività di scavo e copertura delle deiezioni siano più agevoli. La parte sporca di urina e feci dev’essere asportata due volte al giorno, poiché il gatto gradisce un bagno sempre pulito.

E se il gatto non usa la cassetta?

Può capitare, però, che Micio non usi la cassetta. Le cause di questo comportamento sono numerose: il gattino, quando orfano o separato precocemente dalla madre, può non aver appreso dove si fanno i bisogni. Perciò, fin dall’adozione, emetterà feci e urina ovunque in casa. In età adulta, invece, il comportamento può alterarsi a causa del mancato rispetto delle preferenze del gatto (una cassetta di ridotte dimensioni o una posizione non confortevole, ad esempio) o per la scorretta pulizia della lettiera.

In caso di malattia

Anche le malattie comportamentali, alla base della nascita di uno stato fobico o ansioso, sono in grado di provocare la comparsa di urina e feci emesse in luoghi diversi dell’abitazione. La vescica e l’intestino, infatti, sono organi profondamente toccati dallo stress. Inoltre, le patologie organiche a carico dell’apparato gastroenterico e di quello urinario, che causano disagio e dolore, possono indurre il felino a scegliere substrati e posti differenti di eliminazione. Il Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, realizzando una visita comportamentale e prescrivendo esami collaterali, raccoglierà le informazioni necessarie a emettere una diagnosi, così da comprendere la causa del sintomo e intraprendere un percorso terapeutico.

A cura di Sabrina Giussani, Medico veterinario esperto in comportamento animale.