Comportamento ed educazione

LA FELICITÀ NASCE DAL GIOCO

Giocare con il proprio cane è un momento di condivisione molto importante. È necessario, però, farlo con criterio affinché il gioco sia vissuto in maniera corretta e positiva.

Chiunque abbia un cane dovrebbe giocarci insieme. Ci sono soggetti più o meno giocherelloni, ma il gioco è parte delle relazioni sociali di tutti gli individui. Prima di tutto, divertirsi con il proprietario crea nella mente del cane un’associazione positiva tra il divertimento e la sua presenza.

Se gioca si comporta meglio!

Giocare insieme, poi, vuol dire condividere sensazioni positive e far crescere nel nostro amico a quattro zampe il piacere e il desiderio di stare vicino a noi, facendo diminuire allo stesso tempo l’interesse per l’ambiente (odori e altri cani, ad esempio). Questo fa sì che si riducano molte sue iniziative, come allontanarsi o andare a fare il “bullo” con i suoi simili, facilitandone la gestione fuori casa.

 

Se Fido è in compagnia

Se in casa sono presenti due o più cani, impariamo a giocare con uno alla volta, allontanando gli altri. Evitiamo sia che entrino in conflitto mentre giocano insieme a noi sia che giochino tra di loro senza considerarci. Piano piano potremo insegnar loro a stare tutti insieme, ma aspettando il proprio turno mentre giochiamo con un cane alla volta.

 

Combattiamo la noia

Un altro beneficio riguarda la salute psicofisica. Quando il cane sta troppo da solo, specie per alcune razze, la più comune manifestazione di noia è distruggere oggetti o mordicchiare mobili. Impegnarlo, invece, in attività quotidiane e in sessioni di gioco lo fa sfogare e riduce la probabilità che canalizzi le sue energie su occupazioni sbagliate.

Siamo noi a condurre il gioco

È possibile anche stabilire delle regole precise e farle rispettare attraverso il gioco. Il nostro amico peloso, infatti, deve capire che siamo noi a decidere i tempi e i modi nonché a gestire le risorse e dobbiamo abituarlo ad ascoltare le nostre richieste in maniera positiva. Proprio per questo è meglio non lasciare sempre a disposizione i giochi per casa, ma tirarli fuori ogni tanto durante il giorno, quando decidiamo di giocare e passare un po’ di tempo insieme a lui.

Imparare giocando

Potremmo iniziare, inoltre, ad insegnargli qualche comportamento utile. Per esempio, se il cane è sufficientemente motivato su una treccia o una pallina, muovendola in alto o in basso possiamo utilizzarla come stimolo per ottenere diversi comportamenti, come “seduto” o “piede”. In questa maniera, i momenti di gioco possono diventare delle vere e proprie sessioni di educazione in cui si crea un’associazione positiva, rendendo il nostro cane sempre più collaborativo e felice di imparare.

Un pò di self control

Con il gioco, poi, possiamo insegnargli ad autocontrollarsi, cioè a chiedere invece di pretendere, ad aspettare invece di lanciarsi istintivamente verso l’oggetto desiderato. Possiamo, inoltre, scoraggiare comportamenti sgraditi come saltare o abbaiare. Un altro insegnamento riguarda il controllo della possessività, rinforzando il momento in cui accetta di lasciarci il suo gioco restituendoglielo subito, oppure lo si può abituare ad essere toccato quando è in possesso del gioco. Allo stesso modo possiamo controllare, nel quotidiano, il suo istinto predatorio.

Questo non si fa!

Insegnare al nostro quattrozampe a prendere o inseguire l’oggetto quando è autorizzato, serve ad abituarlo ad ascoltare e a rispondere alle nostre indicazioni di fronte a oggetti in movimento. Gli possiamo spiegare anche quali oggetti si possono stringere con i denti e quali no. Utilizzando una treccia, poi, possiamo giocare insegnandogli a stare attento a non morderci mani, piedi o vestiti e a canalizzare il suo morso correttamente solo sulla treccia che si muove.

Per avere più sicurezza

Il gioco serve molto anche per i cani un po’ timidi e insicuri con persone che non conosce. Farlo divertire con il suo giochino preferito con estranei o, in maniera assolutamente controllata, con bambini può essere un ottimo sistema per fargli prendere un po’ più di confidenza e sicurezza.

 

 

 

Ha davvero voglia di giocare?

Chiaramente il presupposto numero uno per giocare è che il cane abbia voglia di farlo. Questa viene dal suo innato istinto predatorio perché il movimento dell’oggetto utilizzato è l’elemento che lo fa somigliare ad una preda e che, quindi, stimola il suo interesse. Un esemplare adulto che non ha mai giocato, perché magari ha vissuto i primi anni in canile, potrebbe non avere alcun interesse verso l’oggetto che muoviamo, oppure alcune razze sono molto meno portate a seguire le cose in movimento di altre. Un Terrier, un Pitbull o un Jack Russel, ad esempio, hanno un forte istinto predatorio, mentre un cane da compagnia, come il Maltese o il Pechinese, ne ha meno. In ogni caso, se iniziamo a giocare quando sono cuccioli, più o meno tutti i cani imparano volentieri!

Ce n'è per tutti i gusti

Esistono diversi tipi di giochi che dobbiamo saper scegliere in base all’occasione. Ci sono quelli da masticare, tipo gli ossi, che sono utilissimi come antistress e per canalizzare nel morso noia o frustrazione: li usiamo quando il cane attivo o il cucciolo devono stare buoni senza fare nulla. Oppure ci sono i giochi da leccare e da riempire con cibo (chiamati Kong), utili quando il padrone va via per fare una buona associazione con il distacco, o quando Fido deve stare tranquillo nel suo spazio.

Ce n'è per tutti i gusti

Esistono diversi tipi di giochi che dobbiamo saper scegliere in base all’occasione. Ci sono quelli da masticare, tipo gli ossi, che sono utilissimi come antistress e per canalizzare nel morso noia o frustrazione: li usiamo quando il cane attivo o il cucciolo devono stare buoni senza fare nulla. Oppure ci sono i giochi da leccare e da riempire con cibo (chiamati Kong), utili quando il padrone va via per fare una buona associazione con il distacco, o quando Fido deve stare tranquillo nel suo spazio.

Insegniamogli il riporto

Non dimentichiamo, poi, i giochi per tira e molla (tra cui trecce e palline con il filo), da non lasciare in giro per casa ma da usare ogni tanto per giocare insieme. Esistono, infine, dei giochi da riporto, come la pallina o il frisbee, che si possono utilizzare quando il cane ha capito il concetto di riportarci il gioco per continuare a divertirsi con noi. Insegniamoglielo con pazienza e criterio: non inseguiamolo con la pallina in bocca, altrimenti gli comunicheremo di andare ancora più lontano da noi! Alleniamolo per gradi a un buon richiamo premiandolo ogni volta che ritorna e cerchiamo di andare dalla parte opposta quando lo chiamiamo, così da invogliarlo a seguirci.

Rispettare i suoi tempi

Attenzione: non tiriamogli mai via il gioco dalla bocca con forza e non rubiamoglielo, altrimenti sarà sempre più riluttante a lasciarcelo. Cerchiamo, invece, di non tirare e aspettiamo che sia lui ad aprire la bocca per darcelo. Una volta che l’ha fatto, premiamolo subito ridandogli lo stesso gioco. In questa maniera, capirà che non glielo vogliamo rubare ma possiamo continuare a giocare insieme.

Mai esagerare

Bisogna considerare anche quanto giocare. Il cane non ha bisogno di correre come un pazzo per lunghi periodi, quindi il gioco – soprattutto quello dinamico che prevede grandi corse – è meglio che non superi i cinque-dieci minuti, anche per le razze più attive. Possiamo giocare anche diverse volte al giorno, ma ricordiamo di inserire sempre delle pause in cui Fido sta seduto o sdraiato per recuperare il fiato.

Ci vuole sempre criterio

Scegliamo il gioco giusto considerando anche la motivazione del nostro cane. Se ne abbiamo uno iperattivo, evitiamo lanci e corse ripetute e privilegiamo i giochi di naso e di ricerca. Insegniamogli con il gioco dei comportamenti statici come “seduto” e “resta” e, soprattutto, evitiamo di sollecitarlo a corse sfrenate. Valutiamo, infine, l’età e lo stato di salute: non facciamolo saltare se ha problemi articolari o della colonna e neanche se è troppo giovane o troppo vecchietto.

Cose da non fare con Fido

Quando giochiamo con il nostro cane ci sono alcune cose da non fare. Cerchiamo di non obbedirgli quando ci chiede di giocare, altrimenti sarà lui a stabilire le regole del gioco! Non permettiamogli di rubare dalle mani né di morderci e non iniziamo a giocare quando è agitato o nervoso. Non sgridiamolo quando prende un qualsiasi oggetto, altrimenti non ci riporterà più nemmeno i giochi e, infine, fermiamo il gioco prima che si stufi. Cerchiamo sempre di fare delle piccole sessioni in cui ci divertiamo insieme e poi interrompiamo quando il cane è ancora motivato, così la volta successiva in cui riproporremo il gioco sarà ancora più contento di riprendere da dove abbiamo interrotto!

Articolo redatto da Massimo Perla, addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN cinofilia.