IL CANE E LE SUE FASI DI SVILUPPO
Sono cinque le fasi di crescita che riguardano il cane: conoscerle è fondamentale per garantirgli uno sviluppo corretto, sia dal punto di vista fisico che comportamentale.
Come succede all’uomo, anche il cane affronta delle fasi di crescita in cui acquisisce diverse competenze che formeranno il suo carattere. Per qualsiasi proprietario è molto importante sapere quali sono e soprattutto come aiutare il proprio quattrozampe ad affrontarle al meglio per evitare problemi futuri. Le fasi di sviluppo sono cinque e a ognuna di essa corrisponde l’acquisizione di determinati comportamenti.
La prima fase
La fase prenatale riguarda il periodo precedente alla nascita. Come con i bimbi che si trovano ancora all’interno della pancia, un cucciolo acquisisce informazioni già nel ventre della madre. Sviluppa il tatto, il gusto e le reazioni emotive. Se la madre viene spaventata per un rumore forte, pur essendo i feti sordi, essi recepiscono lo stress. È importante, quindi, aiutarla a vivere in un ambiente sereno e tranquillo, massangiandole ad esempio il ventre durante le ultime due settimane di gestazione per trasmettere un effetto calmante e benefico alla cucciolata.
Nella fase prenatale, il cucciolo – che è ancora nella pancia – sviluppa il tatto, il gusto e le reazioni emotive, “sentendo” lo stress e il nervosismo della mamma.
Cosa fare quando nasce
La fase neonatale, invece, è il periodo che comprende la nascita fino al quattordicesimo giorno di vita. Il cucciolo non è autonomo, striscia, non ha equilibrio e si orienta solo con il tatto e la ricerca termica. Un particolare curioso è che non riesce ancora a fare i bisogni da solo, ma soltanto grazie alla stimolazione della madre che lo lecca. In questa fase è importante toccarlo per favorire lo sviluppo delle sue strutture nervose: l’ideale sarebbe accarezzarlo nel senso del pelo e appoggiarlo su superfici morbide e calde per rilassarlo e dargli le più svariate informazioni tattili.
Inizia a esplorare il mondo!
Dopo il quattordicesimo giorno di vita, il cucciolo avrà aperto gli occhi e avrà così inizio il periodo di transizione che durerà fino al ventunesimo giorno, con lo sviluppo dell’udito. Questo è il momento in cui si apre al mondo, migliora la sua capacità di spostarsi e inizia a esplorare. La cosa più importante è che ora può vedere la madre e inizia la fase dell’imprinting in cui scopre di essere un cane, affezionandosi a lei. La mamma è per lui fonte di cibo e calore, colei che comunica con il cucciolo attraverso i feromoni che lo calmano e lo rassicurano: da quel momento lui vorrà solo lei. È importantissimo lasciarlo con la madre in un ambiente stimolante, fargli vedere gli oggetti più diversi, di varie forme e colori, evitando isolamento e buio.
Socializzazione e autocontrollo
Dopo il ventunesimo giorno inizia la fase della socializzazione che dura circa fino al sesto mese. Si tratta di un periodo delicatissimo, perché qui si svilupperanno le caratteristiche che influenzeranno il suo carattere per tutta la vita. Gran parte dei problemi nel rapporto fra cane e uomo ha origine proprio in questa fase, anche se spesso si manifestano più avanti. Il nostro amico a quattro zampe qui impara a vivere sia con i suoi simili che con altri animali o persone; acquisisce le regole sociali riguardanti il cibo perché, se finora era stata una gara di velocità per succhiare il latte, ora impara dalla madre l’autocontrollo e capisce che gli adulti mangiano per primi. Il proprietario, in questo caso, dovrebbe proseguire questo lavoro e non assecondare le richieste continue di cibo da parte del cucciolo né permettergli di rubarlo.
Morsi? No, grazie!
Il piccolo impara anche a controllare il morso. Quando il gioco della lotta si fa troppo violenta, la madre interviene interponendosi tra i litiganti oppure ringhiando. Il cucciolo, in questo modo, impara che mordere può far male e di conseguenza a fermarsi: un aspetto fondamentale per impedire liti mortali in età adulta. La mamma gli insegna anche a fermarsi e a sottomettersi per fermare il morso altrui. Quando non ne può più di essere tirata o morsa, lo afferra con la bocca e lo blocca: quando lui si immobilizza, lo lascia. Anche in questo caso, il proprietario deve continuare questo lavoro di pazienza ed evitare di fare la lotta con il cagnolino per insegnargli a non mordere. In caso contrario, in età adulta potrebbe abituarsi a sfogare l’energia o lo stress su mani, braccia o caviglie e potrebbe fare davvero male.
L’arrivo in una casa di umani
A due mesi di vita, il cucciolo generalmente entra nella sua nuova casa e il proprietario deve diventare un sostituto della madre, una guida e una base sicura. È importante creare un legame e allo stesso tempo stimolare l’esplorazione dell’ambiente in cui vive, arricchendolo il più possibile con giochi e uscite all’aperto. Successivamente bisogna insegnargli anche il distacco, abituandolo a stare lontano dalla persona di riferimento, lasciandolo gradualmente da solo, ogni giorno un po’ di più.
La fase della socializzazione è fondamentale, perchè qui il cagnolino impara a convivere con gli altri animali e le persone, iniziando a costruire il proprio carattere.
Non bisogna viziarlo
La pubertà è la fase che va dai 6 mesi ai 12-18 mesi di vita e si può paragonare all’adolescenza dei ragazzi. In questa fase il ruolo del proprietario è fondamentale perché spesso non c’è più la madre che insegna le regole sociali e purtroppo la tendenza comune è quella di concedere tutti i vizi possibili. All’arrivo in famiglia il cucciolo crea, com’è logico che sia, un legame esclusivo con il nuovo proprietario, il quale spesso esagera con le attenzioni e le coccole alimentando un attaccamento patologico. Il comportamento giusto, invece, è quello di dargli una corretta educazione in cui impara a rispondere a quanto richiesto dal padrone. Qui diventa fondamentale anche offrire il giusto tipo e livello di attività fisica nonché coinvolgerlo in giochi e svaghi. In questo periodo, inoltre, il cucciolo può manifestare timore o paura per cose che prima non gli interessavano: se non rinforziamo in lui queste paure, esse tenderanno a scomparire.
Conoscere le fasi per il suo bene
Informarsi sull’importanza di ognuna delle fasi di sviluppo del cane è importante per avere ben chiaro il fatto che qualsiasi cucciolo non può allontanarsi dalla madre prima dei due mesi di vita. Questo, per tutta una serie di informazioni che solo lei può dargli; una volta che il cagnolino entra nella sua nuova casa, poi, deve avere una nuova persona di riferimento che lo guidi e continui a dargli delle regole sociali per farlo vivere in maniera equilibrata. Se tutto questo avviene nel periodo giusto sarà un cane fortunato!
Articolo redatto da Massimo Perla, addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN cinofilia.
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