Alla scoperta del passero domestico
Tra i volatili più conosciuti, il passero comune vive abitualmente con l’uomo, adattandosi a contesti diversi: dalle campagne alle grandi città.
Il passero domestico (noto anche come passera europea) è probabilmente il volatile maggiormente diffuso e conosciuto nel nostro continente. Dalla spiccata capacità di adattamento, si trova ormai quasi ovunque e vive tranquillamente a contatto con gli esseri umani.
Le caratteristiche fisiche
Il passerotto è caratterizzato da una corporatura robusta e zampe corte. Il piumaggio è bruno-rossiccio con delle striature nere: il maschio si distingue per la testa grigia e le guance bianche, mentre la femmina ha il ventre marroncino. Lungo circa 15 cm, il peso oscilla tra i 24 e i 38 g.
Socievole e stanziale
Questo volatile apprezza la compagnia dei propri simili (si muove, infatti, soprattutto in gruppo) e – una volta trovato il luogo ideale dove vivere – tende a non abbandonarlo, se non per ragioni di sopravvivenza (se, ad esempio, non riesce più a trovare il cibo).
Una specie fedele e collaborativa!
I passeri domestici sono tendenzialmente monogami e la coppia costruisce insieme il nido riempiendolo di paglia, piume e fieno, dove deporre le uova e incubarle poi per circa 13 giorni. I piccoli s’involano dopo due settimane e per altri 15 giorni tornano regolarmente dai propri genitori per essere cibati.
L’alimentazione
Ghiotta di bacche, semi e cereali, la passera europea si nutre anche di piccoli insetti soprattutto nel periodo riproduttivo, aumentando così la quantità di proteine nobili nella dieta (indispensabili per lo svezzamento dei passerotti appena nati).
A cura di Emma Conversano
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